Usa in armi

17 giugno 2016 - Tonio Dell'Olio

Grato a Radio Popolare, riprendo e diffondo questa interessante intervista a Maged Srour.

Negli Stati Uniti, le persone che in casa possiedono più di dieci armi sono più dell’intera popolazione della Danimarca. I morti per terrorismo, tra il 2005 e il 2015, sono stati 71. I morti per arma da fuoco oltre 300mila. In media i morti per arma da fuoco sono 30 al giorno. Sono i numeri impressionanti di una ricerca condotta da Maged Srour, esperto dell’Archivio Rete Disarmo. Numeri che fanno comprendere quanto la sicurezza degli Stati Uniti possa essere messa a repentaglio da squilibrati, radicalizzati o violenti.“Il diritto di possedere le armi è garantito dal secondo emendamento”, spiega Srour. “È talmente radicato che è difficile superarlo. Infatti il dibattito negli Stati Uniti non è tra due schieramenti contrapposti in cui c’è chi difende il diritto e chi lo contesta per abrogarlo. I critici vogliono semplicemente una regolamentazione e un numero maggiore di controlli”. Srour ricorda che Hillary Clinton ha, storicamente, una visione molto stringente della diffusione delle armi. Ha votato anche contro una legge “a mio avviso molto pericolosa”, spiega Srour, che permetteva una scappatoia alle aziende produttrici di armi per evitare di andare a processo come responsabili morali delle vittime. Ha votato anche contro una legge che permetteva la vendita di armi durante le fiere. Nonostante l’opinione pubblica ormai sia sensibile al tema, però, la battaglia contro le lobby è molto difficile.

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