AZIONI

Bambini soli

Il dramma dei minori non accompagnati che giungono alle porte dell’Europa. Sono tanti, tantissimi. Sono soli. Storia di un appello.
E di una Risoluzione che impegna il Governo a bussare alla solidarietà dell’Europa.
Donatella Poliandri, Alessandro Coppola

È il 25 aprile, il Guardian rilancia la vergognosa notizia che la Camera dei Comuni ha bocciato un provvedimento per aprire le porte del Regno Unito agli orfani, vittime della crisi in Siria. 3000 bambine e bambini soli, presenti nei Centri di Accoglienza di Calais o in altri, mappati dalle organizzazioni umanitarie. Non molti di più di tre scuole. 

È un voto di misura quello inglese che scandalizza l’opinione pubblica. Quando, dopo una battaglia molto dura sui giornali inglesi, Cameron annuncia che nuove iniziative saranno assunte per i bambini richiedenti asilo, i giornali italiani hanno già smesso di seguire la notizia.

Noi no. Non abbiamo smesso di seguire la notizia. 

Perché, pur accogliendo come positiva l’apertura del Governo del Regno Unito, appare poco chiaro ciò che accadrà ai 3000 bambini. Cameron non ha dato i “numeri” dell’accoglienza e ha subordinato la scelta di compierla all’approvazione della Legge sull’immigrazione. Perché il Rapporto del Bureau of Investigative Journalism, uscito nel mese di aprile, riporta dati sconvolgenti sulla presenza di minori non accompagnati richiedenti asilo in Europa che, fra il 2014 e il 2015, sono stati circa 95.000. Fra questi l’Europol ha dichiarato di averne perso le tracce di almeno 10.000, lanciando l’allarme sulla fine che possono aver fatto: tratta di esseri umani, sfruttamento sessuale, traffico d’organi e reclutamento nella criminalità. Perché la retrocessione sui diritti dei minori risponde a logiche di politica interna dei singoli Paesi e non tiene conto del loro diritto di mettersi in salvo. 

Per approfondire

Avevamo quella parola che ci frullava nella testa… anzi due: Europa, Europei.

E così è nato un appello, lanciato sui social network, per chiedere all’Unione Europea, e a ciascuno degli Stati membri, di proteggere questi bambini, assumendo tutte le iniziative necessarie affinché sia concesso loro l’asilo sul suolo europeo. Crediamo, infatti, che dipenda molto da ciò che decideremo di fare, ciò che accadrà dell’anima dell’Europa, quell’insieme di valori irrinunciabili sui quali è stata edificata: la promozione e il rispetto dei diritti umani. 

Sono state centinaia le condivisioni dell’appello con le foto dei webnauti e gli hashtag della Campagna. Fra queste, la più bella è stata quella dell’AccogliRete Onlus, un’associazione siciliana per la tutela dei minori stranieri non accompagnati.

Oggi l’appello #Savethekidsofcalais #Savethesoulofeurope è stato ascoltato.

L’on.le Sandra Zampa ha presentato in Commissione III Affari Esteri e Comunitari una risoluzione che impegna il nostro Governo ad adoperarsi in tutte le sedi europee affinché ciascuno degli Stati membri si faccia promotore della protezione dei 3000 bambini presenti a Calais e nei luoghi dove sono stati censiti concedendo loro l’asilo sul suolo europeo. Anche l’on.le Pina Picierno ha presentato un’interrogazione in Commissione presso il Parlamento Europeo.

Siamo solo all’inizio, incoraggiamo al grande passo questa Europa! 

Facciamolo insieme.

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