Il diritto a non emigrare

6 settembre 2016 - Tonio Dell'Olio

Domenica scorsa in Messico si è celebrata la Giornata del migrante. Non dimentichiamo che il Messico è un paese esportatore e un importatore di migranti, un crocevia per tutto il Centroamerica. Come non sottoscrivere le parole pronunciate da Norberto Rivera, arcivescovo di Città del Messico durante la sua omelia? “È necessario creare condizioni concrete di pace per quanto riguarda il disagio di emigranti e rifugiati, che significa impegnarsi seriamente a difendere innanzitutto il diritto a non emigrare, a vivere in condizioni di pace e di dignità nella propria patria. Grazie a un’attenta amministrazione locale e nazionale, a un commercio più equo e a una solidarietà internazionale più solidale, ogni Paese deve poter assicurare ai propri cittadini non solo la libertà di espressione e di movimento, ma anche la possibilità di soddisfare le necessità fondamentali quali il cibo, la salute, il lavoro, la casa, l’educazione che quando vengono meno costringono molte persone ad emigrare per forza”.

Ultimo numero

Rigenerare l'abitare
MARZO 2020

Rigenerare l'abitare

Dal Mediterraneo, luogo di incontro
tra Chiese e paesi perché
il nostro mare sia un cortile di pace,
all'Economia, focus di un dossier,
realizzato in collaborazione
con la Fondazione finanza etica.
Mosaico di paceMosaico di paceMosaico di pace

articoli correlati

    Realizzato da Off.ed comunicazione con PhPeace 2.7.15