La marcia notturna
Un piccolo drappello formato da persone provenienti da luoghi e itinerari umani differenti, quello che ha scelto di aderire alla proposta di una marcia notturna tra Perugia ed Assisi. Un’anticipazione della marcia del prossimo 9 ottobre sulle orme segnate dalla grande anima di Aldo Capitini, pensatore fine e ostinato nonostante le incomprensioni, le persecuzioni e qualche derisione. Camminare nella notte in sintonia con l’oscurità in cui tanta parte dell’umanità è costretta ad abitare. Tutt’altro che una marcia clandestina, camminare nella notte per dire che l’indifferenza e la rassegnazione uccidono quanto le bombe. Camminare per essere parte attiva ben oltre l’apparenza e l’impotenza e per richiamare alle proprie responsabilità chi non va oltre le solenni dichiarazioni di principio. Per sperimentare almeno per un poco la fatica di chi è costretto a mettersi su strade impervie e incerte per scappare da fame, violenze, guerre e terrorismi. Un piccolo drappello, forse profezia di un’umanità che è chiamata a camminare insieme nella stessa direzione. Ancora una volta una scelta che ci rende complici della speranza. Faticosa, incerta, impervia. Come le strade di chi è costretto a scappare.