Nazionale di calcio e Intralot… accordo da ‘rivedere’

6 ottobre 2016 - Renato Sacco (coordinatore nazionale di Pax Christi )

Avevo capito esattamente il contrario, che cioè la Nazionale di Calcio Italiana scendeva in campo contro le ‘Slot’, contro il gioco d’azzardo!

E invece no! È vero il contrario! Leggo su vita.it l’articolo di Giovanni Arditti: Intralot del gruppo Gamenet (concessionario di Stato per scommesse, slot, vlt e via discorrendo, con un fatturato in crescita dell'8,5% e una raccolta di denaro da “giochi” di 3 miliardi di euro) ha firmato un accordo per diventare “Premium Sponsor” degli azzurri.

Ma dai, non ci credo! Poi guardo anche la foto: è proprio così! In barba ai valori, all’educazione, ai giovani ecc. ecc., la F.I.G.C. ha firmato un accordo fino al 2018 proprio con Intralot, multinazionale di scommesse e giochi online. Ovviamente sul sito si legge “il gioco è vietato ai minori e può causare dipendenza patologica”, ma più in grande è scritto “INTRALOT Vincenti si diventa”.

Questo accordo è come un’entrata a piedi uniti da dietro: da cartellino rosso!

Che dire? Di fronte al lavoro meticoloso di associazioni, gruppi, comuni, parrocchie, amministrazioni, circoli, bar, edicole che si impegnano a dire ‘no slot’ , partendo dalla tragedia di chi si distrugge la vita per il gioco, questa scelta è proprio da cartellino rosso. Solo alcune cifre, magari anche un po’ vecchie, ma sempre agghiaccianti: nel 2012 sono stati spesi in Italia nel gioco d’azzardo 90 miliardi di euro, circa 8 destinati alle casse dello Stato. In media ogni italiano ha speso circa 1.400 €.

C’è una speranza: visto che si parla tanto di moviola in campo, c’è da augurarsi che la F.I.G.C. ci ripensi e ‘riveda’ le proprie scelte, forse affrettate o forse dettate solo dal business. E se fosse solo il business il criterio guida, non ci sarebbe da stupirsi nel vedere spuntare tra gli sponsor futuri la stessa Finmeccanica, o qualche modellino di F-35 stampato sulla maglia degli azzurri o magari anche un accordo pubblicitario con la Rwm di Domus Novas (Sardegna), che ha spedito, tutto in regola ovviamente e con il benestare del ministero della Difesa, bombe in Arabia Saudita, usate per bombardare, anche in questi giorni, lo Yemen. E anche qui ci sono le foto.

Speriamo nella moviola…

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