Gruppi di potere
Per garantire l’effettivo e completo esercizio della democrazia è essenziale proteggerla da tutti i condizionamenti e le influenze di gruppi di potere, per lo più economici, che gravitano attorno alle decisioni e alle stesse politiche che i nostri rappresentanti devono adottare per garantire il bene comune e sostenere la qualità della vita. Di fatto attualmente non ci sono strumenti efficaci per rendere le istituzioni le più impermeabili e trasparenti possibili. Per questo Openopolis ha diffuso in questi giorni un dossier dal titolo significativo “Vedo non vedo – La trasparenza delle lobby in Italia e in Europa”. Si rende noto, ad esempio, come in Italia e nella stragrande maggioranza dei Paesi europei non vi siano legislazioni che rendano obbligatoria l’istituzione di registri per le lobby. Attualmente presso le istituzioni comunitarie si sono registrati su base volontaria 9.772 gruppi e tra questi ben 712 hanno sede in Italia. Ma quello del registro non sarebbe che una misura minima nella direzione della trasparenza. Ci sarebbe bisogno piuttosto di un cambio di mentalità radicale da parte di chi è destinatario delle pressioni e che dovrebbe denunciare i tentativi di influenza operati anche con tecniche sottili e seminsascoste orientate a far approvare (o a evitare) provvedimenti che garantiscono interessi e profitti. Rispedire al mittente i regalini di Natale o rinunciare a riunioni e cene ristrette e carbonare potrebbe essere il primo e importante passo che ci aspettiamo e di cui finora non mi pare vi sia traccia nella cronaca parlamentare.