Finalmente trasparenza

12 gennaio 2017 - Tonio Dell'Olio

Oramai ci siamo rassegnati a leggi e provvedimenti che recano un titolo anglofono e dopo Voucher, Jobs Act e Card è bene familiarizzare anche con Freedom of Information Act, meglio noto con la sua sigla FOIA, e di cui purtroppo si parla poco quanto niente. Si tratta di un decreto legislativo (97/2016) approvato nell’aprile scorso per garantire maggiore trasparenza e l’accessibilità dei cittadini alle carte delle Pubbliche Amministrazioni. Tutti i cittadini, senza alcuna discriminazione, devono poter accedere ai dati e ai documenti degli Enti Pubblici, economici e non, ovvero Enti territoriali, Scuole e Università, Enti del SSN, Autorità e Società a partecipazione pubblica. Si tratta di un importante passaggio della più globale riforma della Pubblica Amministrazione. Una misura che in Svezia è entrata in vigore nel 1766 (non ho sbagliato, è proprio così!”) e che – meglio tardi che mai – oggi vede la luce anche nel nostro Paese. Il provvedimento dava sei mesi di tempo alle amministrazioni per predisporre ogni cosa per la praticabilità del FOIA e i sei mesi sono scaduti il 23 dicembre scorso. Buona prassi dei cittadini attivi sarebbe di verificare che, ad esempio, il proprio Comune abbia provveduto e a cominciare ad utilizzare le possibilità che il decreto ci mette a disposizione. Siccome mi piace vincere facile sono pronto a scommettere che siano proprio pochi gli enti locali che si sono adeguati alle nuove normative. Ma noi, se pur ci siamo rassegnati ai titoli in inglese, di fronte alle inadempienze delle istituzioni non ci scoraggiamo.

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