L’umiltà dell’ascolto
Più che la malafede preoccupa l’ignoranza. Succede tante volte. E l’ignoranza, come le buone intenzioni, continua a lastricare il pavimento dell’inferno. Dei fenomeni sociali, così come delle tante situazioni che ci circondano e degli stessi fatti di cronaca, sappiano realmente poco. Ci si accontenta del salotto di Porta a porta o delle notizie scarne e superficiali, talvolta sensazionalistiche. Raramente si riesce a cogliere le profondità e a comprendere cosa si nasconde realmente nelle pieghe o nelle piaghe di certi comportamenti. Per questo mi colpisce molto positivamente la scelta del CELAM – Conferenza dei vescovi dell’America Latina, che dal 3 al 5 febbraio prossimo, convoca i vescovi del Sudamerica a Bogotà per partecipare a un corso che illustrerà loro “come affrontare e gestire casi di abuso su minorenni”. Ascoltare, conoscere, apprendere. Per comprendere innanzitutto il dolore delle vittime, il loro grido, la loro voce. E poi cercare di illuminare le ragioni perverse che possono portare a usare quella violenza che a me pare la peggiore di tutte. Quella che utilizza il proprio potere e la propria credibilità, il senso di fiducia e la fragilità. Ecco, mi colpisce favorevolmente che ci siano, in giro per il mondo, persone anche autorevoli che sappiano porsi umilmente in ascolto e che ‘sanno di non sapere’. Entrare in punta di piedi nel dolore degli altri. Per servire meglio tanto la giustizia quanto la verità.