Bibbia per ragazze
Grazie a Michela Murgia che ieri, nel corso del programma Rai Quante storie, ci ha fatto conoscere un’iniziativa editoriale da cui prendere decisamente le distanze. Si tratta di due libri per ragazzi, probabilmente confezionati in vista dei regali per la Prima Comunione: Bibbia per ragazzi e Bibbia per ragazze. Per curiosità sono andato a leggere la presentazione che la casa editrice (Edizioni Paoline) fa della versione “femminile”: “Questo libro presenta una grande originalità: un ampio e splendido cast di figure femminili è stato selezionato dalla Bibbia appositamente per le ragazze, affinché conoscano le azioni più importanti, le avventure più belle, le imprese più difficili compiute da queste donne coraggiose, note e meno note. Donne che hanno sfidato non solo i dubbi e le paure del loro cuore, ma anche le convenzioni e i pregiudizi della loro epoca, per ascoltare la voce di Dio”. Ma queste stesse motivazioni potrebbero servire per favorire la lettura di quei brani e di quelle storie anche ai ragazzi, anzi ancor di più ai ragazzi e viceversa. La scelta si rivela quantomeno inopportuna perché proprio da questa sana contaminazione di curiosità e conoscenza emerge la consapevolezza, il rispetto, la stima per quanto l’altro genere ha compiuto nella storia davanti a Dio. Giustamente la Murgia conclude la sua stroncatura rivolgendosi all’autrice e all’editore: “Vi sembrava forse troppo “gender” la vecchia Bibbia dove davanti a Dio siamo tutti uguali?”.