1 - 2 - 3 - 4 - 11 ottobre! Non solo date

3 ottobre 2017 - Renato Sacco

Oggi, 3 ottobre, si ricorda il Beato Josef Mayr-Nusser. Condannato a morte per aver detto: “Io non giuro a questo Führer. Non posso giurare fedeltà a Hitler in nome di Dio. Io sono un credente, un cattolico...”. “A casa – scriveva Ettore Masina – ha una moglie molto amata, Hildegard, e un bambino, Albert, di un anno. Con loro formava una famiglia serena, ma è arrivata l’apocalisse nazista. Da tempo Josef medita una resistenza a quella che gli sembra un’ideologia non soltanto dissennata ma totalmente anti-cristiana. Da tempo afferma: “Dare testimonianza oggi è la nostra unica arma efficace”.

Gli amici del Centro Pace, Pax Christi di Bolzano hanno organizzato, per oggi pomeriggio, un incontro con varie testimonianze, tra cui il figlio Albert e il Vescovo di Bolzano, mons. Ivo Muser, che, il giorno della sua Beatificazione, lo scorso 18 marzo, ha affermato: “Rimarrà scomodo anche da Beato”.

Oggi è anche la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. Con il lutto nel cuore, come scrive Tonio Dell’Olio nel suo odierno Mosaico dei giorni:

http://www.mosaicodipace.it/mosaico/i/3053.html

Ci può aiutare anche quanto disse lo stesso Mayr-Nusser, allora Presidente dei Giovani di Azione Cattolica, nel 1934: “...Ci saranno in un futuro non lontano grandi sconvolgimenti geo-politici, e questo sarà anche una conseguenza di una politica coloniale degli Stati europei (politica condotta con criteri del tutto anti-cristiani e materialistici). Parlando superficialmente sembrerebbe aver ragione il proverbio che dice: ‘Il denaro governa il mondo’”.

Ieri, 2 ottobre, era la Giornata Internazionale della Nonviolenza, data di nascita del Mahatma Gandhi. E con i venti di guerra che soffiano, la nonviolenza resta l’unica via per la pace.

Ce lo ha ricordato domenica scorsa, 1 ottobre, lo stesso papa Francesco parlando agli universitari di Bologna: Cent’anni fa si levò il grido di Benedetto XV, che era stato Vescovo di Bologna, il quale definì la guerra «inutile strage» (Lettera ai Capi dei Popoli belligeranti, 1° agosto 1917). Dissociarsi in tutto dalle cosiddette ‘ragioni della guerra’ parve a molti quasi un affronto. Ma la storia insegna che la guerra è sempre e solo un’inutile strage. Aiutiamoci, come afferma la Costituzione Italiana, a ‘ripudiare la guerra’ (cfr art. 11), a intraprendere vie di nonviolenza e percorsi di giustizia, che favoriscono la pace. Perché di fronte alla pace non possiamo essere indifferenti o neutrali. Il Cardinale Lercaro qui disse: «La Chiesa non può essere neutrale di fronte al male, da qualunque parte esso venga: la sua vita non è la neutralità, ma la profezia» (Omelia, 1° gennaio 1968). Non neutrali, ma schierati per la pace!”.

Perciò invochiamo lo ius pacis, come diritto di tutti a comporre i conflitti senza violenza. Per questo ripetiamo: mai più la guerra, mai più contro gli altri, mai più senza gli altri! Vengano alla luce gli interessi e le trame, spesso oscuri, di chi fabbrica violenza, alimentando la corsa alle armi e calpestando la pace con gli affari.”

  (http://w2.vatican.va/content/francesco/it/ speeches/2017/october/documents/papa-francesco_20171001_visitapastorale-bologna-mondoaccademico.html)

            Domani, 4 ottobre è San Francesco d’Assisi. Non serve aggiungere altro.

            Poi arriva anche l’11 ottobre, Festa di San Giovanni XXIII, il Papa Buono, della Pacem in Terris e del Concilio Vaticano II.

            Che dire ? 1 - 2 - 3 - 4 - 11... non sono numeri da giocare al lotto. Ma sono date che ci tengono viva la memoria di volti, di persone, di testimoni credibili.

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