Buche e voragini... amichevoli
Il 101° Giro d’Italia è stato fermato dalle buche nelle strade di Roma. Un Giro iniziato male, da Gerusalemme, e finito prima del tempo. Certo le buche sono pericolose non solo per ciclisti professionisti, ma anche per quelli amatoriali, per motociclisti e automobilisti. Il Giro si è fermato davanti alle buche stradali, ma non davanti alle voragini delle violazioni dei diritti umani del governo di Tel Aviv.
E stasera amichevole di calcio Italia-Arabia Saudita! Sì, perché i rapporti con un regime che sostiene l’Isis, che compra dall’Italia le bombe RWM per bombardare lo Yemen devono essere “amichevoli”. Non ci interessano le violazioni dei diritti umani, ma gli interessi nazionali.
Condivido quanto ha scritto Tonio Dell’Olio, su Mosaico dei Giorni, lo scorso 22 maggio (www.mosaicodipace.it/mosaico/a/45424.html): “a preoccuparmi oltre misura è quanto viene affermato circa la politica estera e di difesa, nel ‘contratto di governo’ che è stato varato dall’alleanza Salvini-Di Maio. ‘L’impegno è realizzare una politica estera che si basi sulla centralità dell’interesse nazionale’. A me francamente preoccupa una politica estera tutta incentrata (centralità) sull'immediato interesse nazionale che immagino prevalentemente economico. Questo comporta che potranno violare i diritti umani in giro per il mondo, farsi guerra e causare morte e distruzione, ma se non toccano i nostri interessi, la cosa non ci riguarda. Ovvero che se una nazione con la quale abbiamo in corso scambi commerciali vantaggiosi si macchia di violazioni di libertà e diritti al suo interno, noi chiudiamo gli occhi. Oppure che se qualcuno tocca il nostro ‘interesse nazionale’ siamo disposti a fargli guerra. Insomma, ancora una volta ‘pecunia non olet’”.
Non ci fermano le voragini provocate dalle bombe cadute sulle case di Deir Al-Hajari, nel nord-ovest dello Yemen, uccidendo una famiglia di sei persone, di cui 4 bambini. No, al massimo ci potrebbe fermare qualche buca sul prato verde di San Gallo, ma siamo in Svizzera, il tappeto verde sarà perfetto.
Non ci preoccupa l’alleanza tra Arabia Saudita e Israele. No. Perché i rapporti sono “amichevoli” anche con Israele! Quel Giro che non si è fermato davanti alla violenza dei cecchini che uccidevano cittadini di Gaza, si è fermato solo davanti alle “buche” sulle strade di Roma.
Prima di tutto “gli interessi nazionali”. È questo, a quanto pare, varrà anche per il prossimo governo, giallo, verde o nero che sia. “Pecunia non olet”.
Vale per il Giro partito da Israele e, forse, anche per l’amichevole con l’Arabia Saudita. Dimenticavo, nel 2022 ci saranno i mondiali di calcio in Qatar.
Tranquilli, in Qatar tutto è perfetto, niente buche.