Cesare Massa e Pax Christi

3 ottobre 2018 - Gianni Novello (Già membro del comitato direttivo di Pax Christi Internazionale)

Il movimento cattolico internazionale per la pace Pax Christi era nato in Francia alla fine della Seconda Guerra mondiale, ma già durante il conflitto alcuni cristiani, in particolare delle madri francesi, avevano organizzato talvolta in clandestinità delle iniziative cristiane per la pace. Nel dopoguerra il movimento diffuso soprattutto in Francia e in Germania organizzava pellegrinaggi, visite, gemellaggi, per “fare delle frontiere non delle barriere ma delle cerniere”, come i fondatori dicevano. Tre parole caratterizzavano le scelte del movimento: “Studio, Preghiera, Azione”.

In Italia erano sorti dei gruppi ma come piccole nicchie di spiritualità, un po’ ai margini del pensiero teologico che cresceva altrove in Europa accompagnando quegli impegni per la pace che sarebbero stati poi confermati e incoraggiati con il Concilio. In tutto questo diventa molto presente la figura di Cesare Massa, allora laico, che inizia a portare nel movimento delle urgenze di impegno che andavano molto al di là di una sola debole spiritualità.

Nei primi anni Sessanta, l’indipendenza di tanti Paesi già colonie del nostro sistema appare come un segno dei tempi, con tanti interrogativi sullo sviluppo, l’economia e il progresso dei popoli. La stessa Chiesa conciliare con papa Giovanni XXIII e Paolo VI sottolinea queste urgenze per la pace con le encicliche “Pacem in terrisi” e “Populorum progressio”, rivolte anche agli “uomini e donne di buona volontà”. Cesare Massa dimostra una grande attenzione a tutto questo. Viaggia all’estero per incontrare le grandi personalità della nuova teologia incarnata, dell’incontro ecumenico, delle innovazioni pastorali. Viaggia, conosce e riporta in Italia un nuovo modo di coltivare strade per la pace. Apre Pax Christi in Italia ai giovani. Non pensa a un grande movimento ma a una struttura di servizio, come una diaconia per la nonviolenza e la pace, che possa stimolare e incoraggiare le comunità e l’associazionismo cristiani a diventare luoghi di educazione alla pace secondo il Vangelo incarnato, In Pax Christi, Cesare nel frattempo diventato prete, incontra il magistero su questi temi di mons. Bettazzi, padre conciliare. Grazie a loro e ad altri che costituiscono solo un piccolo gruppo di nuova fondazione, il movimento si interroga sulle risposte impegnative da dare a tutti questi segni dei tempi. Nella storia del movimento, don cesare Massa resta una pietra angolare.

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