La sicurezza secondo Matteo (Salvini)

31 ottobre 2018 - Tonio Dell'Olio

Ieri il ministro degli interni del governo in carica in Italia è andato a visitare la Fiera internazionale della sicurezza a Doha in Qatar. Per come io intendo la sicurezza, ho immaginato che si esponessero strumentazioni di ultima generazione dell'edilizia antisismica o che si potessero visitare i sistemi di messa in sicurezza degli edifici scolastici. Su un altro piano ci sarebbero stati anche i padiglioni per la sicurezza sul lavoro e nella sanità, quelli della cosiddetta sicurezza sociale e della sicurezza stradale. E invece era una mostra-mercato di armi. Tant'è che il ministro si è fatto fotografare mentre imbraccia un mitra. D'altra parte anche il cosiddetto Decreto Sicurezza prevede misure militari e di polizia contro immigrazione e terrorismo. D'altra parte sulla pagina Facebook del ministro si legge: “Buongiorno Amici, ecco una buona notizia a cui tengo molto. Sono stati approvati tutti i 15 progetti dell’operazione #Scuolesicure per ben 98 istituti scolastici italiani”. Ingenuamente mi aspettavo che avessero provveduto al programma di ristrutturazione perché i soffitti delle aule non continuassero a cadere in testa ad alunni e docenti. Invece il post continua: “Tolleranza zero per chi spaccia droga ai nostri figli. 1 milione e 300 mila euro per assunzione a tempo determinato di personale delle polizie locali”. Tutto questo scrive il ministro degli interni dal Qatar che, secondo gli analisti del settore “sicurezza mondiale” è il primo sponsor del terrorismo islamico nel mondo.

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