Gelosi della libertà

16 novembre 2018 - Tonio Dell'Olio

Preservare il diritto ad un'informazione libera e affrancata dagli altri poteri, non equivale a garantire la sopravvivenza di una specie protetta e tantomeno in via di estinzione e nemmeno a congelare in cassaforte un patrimonio dell'umanità. Senza rischiare di esagerare si tratta di tutelare l'aria da respirare, anzi il respiro stesso. Perché a guardar bene nessuna delle attività quotidiane e normali è praticabile senza un'informazione la più libera possibile. E non parliamo dell'obiettività (non esiste in natura) ma piuttosto della possibilità che ogni persona venga a conoscenza di quel che succede nel mondo per poter operare al meglio le proprie scelte. Dal mangiare al pensare, dal viaggiare al votare sono conseguenza di conoscenza che mi raggiunge e sulla cui scorta mi oriento. Per questo coloro che hanno generato la bussola del nostro Paese e che erano stati costretti al silenzio o avevano dovuto subire la diffusione della menzogna, scolpirono quelle poche, essenziali, righe in cui si dichiarano gelosi della libertà: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure” (articolo 21 della Costituzione Italiana).

Ultimo numero

Rigenerare l'abitare
MARZO 2020

Rigenerare l'abitare

Dal Mediterraneo, luogo di incontro
tra Chiese e paesi perché
il nostro mare sia un cortile di pace,
all'Economia, focus di un dossier,
realizzato in collaborazione
con la Fondazione finanza etica.
Mosaico di paceMosaico di paceMosaico di pace

articoli correlati

    Realizzato da Off.ed comunicazione con PhPeace 2.7.15