Oggi Guglielmo Minervini
Oggi Guglielmo Minervini avrebbe compiuto 58 anni. E se scavo nella mia frequentazione e nella sintonia con l'azione e il pensiero di questo compagno di strada ne riconosco la capacità di scrutare l'orizzonte, di fiutare l'aria, di cogliere e discernere ciò che conta. E il più delle volte ciò che conta è invisibile agli occhi e non fa rumore. L'esatto contrario dello stile di quel che accade tanto diffusamente e confusamente oggi. E, ancora, di questo camminatore leggero provo la nostalgia segreta di voler porre le mani nel futuro come fosse d'argilla o tenero impasto ancora da cuocere. Al punto da non volersi limitare ad attenderlo ma a progettare il cambiamento. Senza ingenuità alcuna, senza i deliri velleitari degli utopisti che giocano a mosca-cieca, senza la rassegnazione dei divanisti, senza l'aggressività famelica dei profeti del marketing della vita. Piuttosto con la capacità di individuare i punti deboli e i punti di forza e riuscire a fare appello alla tecnologia e alla politica, alla spiritualità e alla creatività capaci di contribuire a generare il nuovo, il bello, il buono. Solo qualche giorno fa l'Università di Bari ha deciso di dedicare il BaLab, Laboratorio di creatività, del Centro di Eccellenza per l'innovazione e la creatività della stessa Università a Guglielmo Minervini. Un luogo che come lui chiede di “contaminare sogni, condividere idee e immaginare traiettorie di futuro”. E Dio solo sa (ma lo stiamo imparando anche noi) quanto ce ne sia bisogno oggi.