Del fanatismo e di altre idiozie
Tra le pieghe delle notizie di questi giorni, leggo di questo gruppetto di fanatici che ha scelto proprio la giornata del 27 gennaio per indossare una divisa delle Ss e fare una improbabile rievocazione storica degli eventi della seconda guerra mondiale nei pressi del Corno alle Scale sui monti intorno a Bologna. Zone nelle quali proprio quelle formazioni militari si resero protagonisti di eccidi. Fotografati e denunciati, in questi giorni se ne discute per un'interrogazione presentata in Regione Emilia Romagna. Il gruppo degli “storici” ha affermato di non aver fatto caso alla coincidenza con la Giornata della Memoria e che ha scelto quella data solo perché erano tutti liberi! Quando si dice che la toppa è peggiore dello strappo... La verità è che viviamo un'epoca strana in cui sull'anima degli uomini sembra essersi formata una crosta di vergognosa ignoranza del dolore altrui, uno strato gelatinoso di disprezzo verso gli altri, tanto più se sono lontani nel tempo o nello spazio, ma anche una coltre nebbiosa che ci allontana illusoriamente da chi ci sta accanto. Per questo gli “amanti delle rievocazioni storiche” dei monti emiliani rischiano di provocarmi rabbia ma, alla fine, mi fanno solo pena. Si perdono il meglio della vita che è la solidarietà fraterna che ti fa comprendere che non sei solo al mondo. Che c'è qualcosa oltre l'illusoria fierezza di far parte di una setta protettiva. Che allargare lo sguardo e diradare la nebbia, ti aiuta a respirare.