Almeno io penso
da www.globalist.it del 3 aprile 2019
Gli si crea subito una folla intorno, ma lui non si fa intimidire. Nella voce, che trema appena, c'è la consapevolezza di stare andando controcorrente, una corrente fascista e carica di odio che non lo attacca subito forse solo perché stupito della sua giovane età, e del suo coraggio. Simone ha solo 15 anni e davanti a lui ci sono gli esponenti di Casapound. Siamo a Torre Maura, da ieri sera un campo di battaglia per l'arrivo di 70 famiglie rom ospitati dal centro di accoglienza di via dei Codirossoni. Casapound è arrivata quasi subito, cavalcando la protesta, alzando cori razzisti e aizzando le persone a dire bestialità come "bruciateli vivi". Bruciare vive quelle famiglie, quei bambini, chiamati 'scimmie' e prese a sassate e sputi. Scene da Medioevo. Simone ha solo 15 anni, ma il cuore e il cervello maturi al punto da capire dove sta la verità: "questa gente è trattata come merce, nessuno deve essere lasciato indietro". "È sempre la stessa cosa, quando ti svaligia casa un rom tutti dobbiamo andargli contro, se lo fa un italiano allora stiamo tutti zitti. Si va sempre contro la minoranza, a me non mi sta bene". Casapound gli risponde, cerca di sminuirlo: "sei uno su cento, solo tu pensi queste cose". "Almeno io penso" risponde Simone, "almeno io non mi faccio spingere dalle cose vostre per raccattare voti". "E perché" lo aggredisce Casapound, "quelli della tua fazione politica non ci vengono qui?". "Io non ne ho fazione politica, io so de Torre Maura, tu di dove sei?" attacca Simone, che inizia a scaldarsi, prima che una donna lo tiri via, attaccando i giornalisti: "non potete riprenderlo, è minorenne".