Quella nave in Sardegna

31 maggio 2019 - Tonio Dell'Olio

Quando la Costituzione Italiana fa riferimento alla guerra è solo per “ripudiarla”. Non per prenderne le distanze e nemmeno per dissertare sulla tragica stupidità di uno strumento obsoleto come il conflitto armato per dirimere le questioni. Il ripudio è la dichiarazione solenne di un misconoscimento totale e irreversibile, è il gridare al mondo che con quella cosa lì, noi non vogliamo averci più niente a che fare. Per questa ragione unisco anche la mia povera voce a quella consapevole e informata di Rete Italiana per il Disarmo che dopo le 4 di questa mattina ha monitorato l'attracco della nave Bahri Tabuk battente bandiera Saudita nel porto di Cagliari. Gli attivisti sardi hanno immediatamente scritto alle autorità portuali e di governo: “Chiediamo alle Istituzioni di adoperarsi per evitare che la nave saudita imbarchi bombe destinate alla carneficina dello Yemen. Chiediamo ai lavoratori addetti alle operazioni di carico di impedire che il loro lavoro possa servire per alimentare quella guerra e qualsiasi altra. Ai Vigili del Fuoco e alle forze di Pubblica Sicurezza consigliamo di rifiutarsi di svolgere mansioni a servizio di interessi privati e sanguinari come il commercio di bombe per aereo dalla Sardegna verso l’Arabia Saudita”. Perché l'Italia ripudia la guerra.

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