Le piccole cose
Io credo che il mondo non sia tenuto a galla dai grandi eventi che, come si dice, “segnano la storia”, ma soprattutto dalle piccole cose di tutti i giorni che rivelano che non abbiamo smarrito l'umanità. C'è una solidarietà impalpabile che non entra nelle statistiche e che non trova spazio nei notiziari eppure è importante più di molte notizie che ci vengono iniettate dai social, dai tiggì e da tutti i pori dell'informazione. Io credo, ad esempio, che nonostante tutto, resista quella solidarietà di vicinato che è capacità di poter contare su qualcuno. Dall'ingrediente che mi manca per la pietanza che sto preparando alla richiesta in punta di piedi di passare dalla farmacia “visto che esci”, c'è una rete invisibile di quotidianità solidale. Ci ho pensato dopo aver letto dell'iniziativa di Caritas Roma denominata “Quartieri solidali” che è rivolta soprattutto agli anziani e consiste nel fare semplicemente compagnia, nel disbrigo di pratiche burocratiche, accompagnare a fare la spesa, farsi una partita a carte a casa... consapevoli che la prima forma di povertà oggi è la solitudine. “Con loro mi sfogo, piango, rido. E dopo tanto tempo mi sono fatta accompagnare dal parrucchiere – dice un'anziana del Testaccio”. E fino a quando ci sarà anche una sola persona a soddisfare il suo desiderio di... parrucchiere, significa che l'umanità sopravvive a se stessa.