Frati e suore in azione
La più anziana era una suora di 91 anni, brandiva la foto di un piccolo migrante morto. L’hanno arrestata insieme ad altri 70 frati e suore statunitensi che hanno scelto di protestare contro le politiche migratorie dell'amministrazione Usa occupando un ufficio del Senato. “Tonache in manette” hanno titolato i quotidiani statunitensi sottolineando il capo di accusa: occupazione non autorizzata di suolo pubblico. E penso che questi religiosi non volessero affatto schierarsi politicamente in un partito avverso a quello di Trump quanto semplicemente annunciare il Vangelo che mette al centro i figli di Dio, che chiede di accogliere e, per dirla con Papa Francesco: “Per Dio, nessuno è straniero”. Per i cristiani, proclamare: America first o Prima gli italiani equivale a una bestemmia. Tra le peggiori. Quei religiosi si sono messi in gioco fino a rischiare in proprio e a far capire che c'è incompatibilità assoluta tra discriminazione e Vangelo. E in Italia 62 monasteri di clausura e comunità di vita contemplativa (clarisse e carmelitane), l'11 luglio San Benedetto, hanno reso pubblica una lettera aperta a Mattarella e Conte in cui esprimono la “preoccupazione per il diffondersi in Italia di sentimenti di intolleranza, rifiuto e violenta discriminazione nei confronti dei migranti e rifugiati”. Fino alla scorsa settimana hanno raggiunto l'adesione di 273 istituti religiosi e congregazioni. Ha fatto pervenire la propria adesione anche la Federazione delle donne evangeliche con sede ad Ariccia. Dove sta scritto che dobbiamo rassegnarci alla cattiveria e all'odio!? A proposito: qualche ora fa la nave da crociera Marella Cruises Discovery battente bandiera britannica, ha tratto in salvo 111 migranti alla deriva che erano diretti in Grecia. Se cercate la notizia in rete vi accorgerete che non vi è nessun sito italiano che dia la notizia.