In nome di Pasquale Fusco
Nel turbinio vertiginoso del circo mediatico, tutto sembra essere “prodotto” estemporaneamente e quotidianamente, per essere dimenticato il giorno stesso. E così, secondo la regola del “chiodo schiaccia chiodo”, anche il nome di Pasquale Fusco è stato schiacciato da altre notizie, scoop, rumors e gossip. Per rinfrescarvi la memoria, Pasquale Fusco, 55 anni, moglie e tre figli, è morto alla fine di agosto nelle campagne di Varcaturo, comune di Giugliano, mentre lavorava senza contratto e senza garanzie, sotto una serra a raccogliere angurie per 40 euro al giorno. Lo voglio ricordare oggi perché il nuovo governo si presenta in Parlamento per chiedere la fiducia della maggioranza delle forze politiche. Con buona dose di retorica mi chiedo se un programma di buongoverno non deve prevedere la priorità della lotta al lavoro nero che significa anche contrasto al caporalato e allo sfruttamento, allo strapotere della grande distribuzione che impone i propri prezzi e le proprie regole e, in definitiva, alla miseria che costringe a svendere persino la propria dignità.