La farmacia di strada
C'è un'Italia che attraversa i governi che si succedono, non si lascia condizionare dalle vicende politiche, né paralizzare dal clima di odio che sembra prevalere. È l'Italia della solidarietà e del volontariato, della gratuità e della fraternità creativa. E così, dopo “i muri della gentilezza” di cui abbiamo riferito, oggi è il turno della “farmacia di strada”. Ieri in via della Lungara a Roma ne è stata inaugurata un'altra che porta la firma dei detenuti di Regina Coeli e porta la firma di Vo.Re.Co., una cooperativa sociale, del volontariato, di associazioni di categoria e aziende. In breve si tratta di raccolta e distribuzione gratuita di medicine. I più richiesti sono analgesici, antipiretici, antiipertensivi e gastrointestinali. Il progetto sperimentale di farmacia di strada avviato lo scorso anno a Roma con il supporto dell'Elemosineria Apostolica e in collaborazione con l'Ateneo di Roma Tor Vergata ha realizzato già una rete di sei ambulatori di strada nella Capitale. Secondo l'Istat sono più di 4 milioni gli italiani che, a motivo della loro povertà, non riescono a curarsi. Avere la possibilità di accedere a un farmaco per mettere a tacere febbre o problemi intestinali – inutile ripeterlo – è vitale.