Il boomerang

7 gennaio 2020 - Tonio Dell'Olio

Non riesco nemmeno a decidere se è più pericolosa l'escalation innescata dalla tragica stupidità di Trump in Iraq/Iran o la devastazione degli incendi che sta divorando l'Australia. Alla fine resto dell'opinione che sono pericolosi entrambi perché minacciano pesantemente la vita. Quella delle persone umane e quella dell'intero pianeta. Entrambe sono originate non dall'accidentalità del caso o dalla malasorte ma da scelte sbagliate, da politiche suicide, dalla sete di ricchezza che annebbia la mente di chi governa. E se pensate che questo può essere più vero per la crisi persiana e non per quella australiana, provate a scorrere la lista dei Paesi che immettono più biossido di carbonio nell'atmosfera (CO2).  Secondo l'ultimo rapporto di Global Carbon Atlas l'Australia occupa il sedicesimo posto su 207 Stati. Segno che, in un mondo globalizzato, tanto nell'inquinamento dell'atmosfera quanto nell'uso della forza, mostrare i muscoli, infischiarsene delle conseguenze, fare i bulli... diventa un boomerang che ti si ritorce contro. Trump poi che dichiara di aver ucciso Soleimani e altre 5 persone non per provocare una guerra ma per prevenirla, mi ricorda tanto Bertoldo che per ripararsi dalla pioggia si tuffava nella piscina!

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