Morishita

27 febbraio 2020 - Tonio Dell'Olio

Gyosho Morishita è un monaco buddista che da 38 anni vive nel territorio di Ragusa dove arrivò nel 1982 da Nagasaki per unirsi alle proteste che si opponevano all'installazione dei missili Cruise nella base USA di Comiso. A chi protestava con manifestazioni e con scelte di disobbedienza civile, appariva quanto meno singolare quell'esile monaco abbigliato stranamente che percorreva il perimetro della base percuotendo ritmicamente una sorta di tamburello e ripetendo: Na-mu-mio-o-ren- ghe- kio (Pace, grazia, lode).  A distanza di tutti questi anni però il monaco vive ancora lì. Anche se ormai l'installazione dei missili è stata scongiurata, i militari stranieri sono andati via e quell'aeroporto è diventato finalmente un polo “civile” con aerei di linea in partenza e in arrivo. In contrada Canicarao, Morishita ha costruito una grande Pagoda per la pace che è l'unica pagoda esistente in Italia e una delle quattro d'Europa. Tempo fa sono andato a fargli visita e, tra le altre cose, gli ho chiesto cosa lo avesse determinato a restare ad abitare lì e perché avesse scelto di costruire la pagoda. La risposta fu disarmante: “Di qui mi sembra di vedere tutto il Mediterraneo e prego per la pace in tutti i Paesi di questo mare”. Nei giorni scorsi alcuni vescovi di alcuni luoghi che si affacciano sul Mediterraneo si sono riuniti per riflettere e pregare per il Mediterraneo frontiera di pace. Spero che qualcuno li abbia informati della preghiera di Morishita.

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