A Ginevra un passo verso la pace

28 febbraio 2020 - Tonio Dell'Olio

Potrà apparire come una notizia secondaria ma vi garantisco che sul piano storico, religioso, sociale e spirituale non lo è affatto. Questa sera, dopo quasi 500 anni, nella cattedrale protestante di Ginevra si torna a celebrare una messa cattolica! Non si tratta di una chiesa qualsiasi ma di quella che potremmo definire la Cattedrale del Calvinismo. Giovanni Calvino infatti sceglie questa cattedrale come sede nel periodo che trascorse a Ginevra. Per ventitré anni, egli legge e spiega le Sacre Scritture durante i sermoni. All’interno della chiesa è tuttora custodita la sedia di legno usata da Calvino. E pensare che per 1200 anni era stata sede del vescovo locale in comunione con Roma. Poi era diventata simbolo del potere protestante al punto che ancora oggi il presidente della Confederazione elvetica presta il giuramento proprio in quella sede. Ebbene, dopo secoli di scontri e di scomuniche reciproche, oggi si vivrà in quel luogo un gesto di comunione e di pace grandissimo che si compie con il rito delle ceneri a indicare che non vi può essere alcun cammino ecumenico senza un previo itinerario penitenziale. Chiedere perdono per gli errori del passato e, ancor prima riconoscerli, è fondamentale. D'altra parte Ginevra è diventata un laboratorio, con iniziative di rilievo come la creazione di un centro di catechesi comune già quarant’anni fa, l’atelier ecumenico di teologia: itinerario di formazione biennale, con corsi tenuti da due teologi, un cattolico e un protestante.

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