Pregare
Ormai forse sarà accaduto anche a qualcuno tra voi di perdere un amico o un conoscente a causa del Covid19. Oppure, spero, di no. A me la notizia è giunta questa mattina. Gino Fasoli era una persona generosa e, pure essendo ormai in pensione, non aveva esitato un attimo a prestare competenze e soccorso a favore delle persone contagiate nella zona di Brescia (Franciacorta) in cui abitava. Era volontario con l'Unitalsi, con Emergency e frequentava la Cittadella di Assisi in cui era anche tra gli animatori dell'Osservatorio. Ha contratto anche lui il virus e non ce l'ha fatta. Vi chiedo di pregare per lui. Così come vi chiedo di sentirvi vicini a tutto il personale sanitario. Francesco, 31 anni, mi scrive: Ciao Tonio.. è ormai più di una settimana che sono stato dedicato (insieme agli altri specializzandi “anziani” volontari e agli strutturati più giovani, anch’essi volontari) ai 2 reparti di terapia sub-intensiva dedicati ai pazienti COVID19... che dire, i pazienti sono gravi e l’età media bassa (55-60 anni), la situazione è pesante da gestire emotivamente e mentalmente (basteranno i Dispositivi di Protezione Individuale di fronte a un paziente in ventilazione che nebulizza una carica virale così alta? Mi sono vestito bene? Mi sono svestito bene o dopo 12 ore di turno bardato, con il caldo e il sudore, l’oppressione della mascherina che taglia il naso e gli zigomi, ho sbagliato procedura e mi sono contaminato?).. però al tempo stesso c’è l’entusiasmo di buttarsi anima e corpo in trincea perché si hanno le competenze giuste per aiutare questi pazienti dagli occhi terrorizzati, sai di essere nel posto giusto al momento giusto.. e allora si fa e basta, senza domandarsi nient’altro che non sia “come ossigenarlo?” Niente, siccome per me sei in qualche modo un punto di riferimento umano e spirituale, ti volevo chiedere se puoi pensarmi/pensarci un po’ e pregare per noi! :-) Ciao Tonio!!! Un abbraccio (da lontano)!!!