Le campane dei bambini

22 aprile 2020 - Tonio Dell'Olio

Nel canone della liturgia eucaristica (la messa) per antica tradizione si fa memoria dei defunti affidandoli alla misericordia di Dio. Mi pare un segno bello e importante per tutti. Ormai da più di un mese, in quel momento ricordo tutti i deceduti per il Coronavirus e che peraltro non hanno avuto nemmeno un funerale. Penso però che altrettanto bello e importante dovrebbe essere ricordare ogni giorno anche i bambini, i neonati di quella comunità e del mondo intero. In questi giorni è avvenuto che un cittadino di Pantelleria abbia chiesto al vescovo di autorizzare la chiesa dell'isola a suonare le campane a festa ogni volta che nasce un bambino: "Il suono delle campane per ogni nascita – ha scritto Giuseppe La Francesca - può essere considerato, in questo periodo, un gesto seppur semplice ma nello stesso tempo rivoluzionario ma che, sono sicuro, contaminerà con un sorriso la nostra comunità isolana. Ma vuole essere anche un segno di accoglienza e di vicinanza alle famiglie, in un periodo in cui gli auguri e le congratulazioni si inviano in maniera 'fredda' via telefono". Per la verità, la scelta avrebbe anche un sapore politico (nel senso profondo del termine) dal momento che l'autorità regionale ha deciso di chiudere il reparto maternità dell'ospedale chiedendo di fatto alle donne di Pantelleria di andare a partorire sulla terra ferma.

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