Solidarietà oltre le sbarre
Se si va in giro a cercare le cose belle che avvengono in questo tempo di emergenza, di crisi e, per molti, di dolore, di lutto e di sofferenza, ci si ritrova col paniere colmo di cose belle. Mentre abbiamo seguito con apprensione e con sdegno le rivolte violente che sono avvenute in alcuni penitenziari italiani, non tutti sanno che da qualche tempo molti gruppi di detenuti stanno promuovendo raccolte di generi alimentari per aiutare chi è nel bisogno. Si tratta di iniziative spontanee e senza una regia, eppure si sono già verificate negli istituti di Taranto, Bari, Catania, Caltagirone, Trapani, Nuoro, Lanusei, Spoleto, Roma-Rebibbia e nelle carceri milanesi di Bollate e Opera. Nell'ordinamento carcerario ciascun detenuto può disporre di una sua cassa (soldi suoi) per poter fare la spesa per le proprie necessità entro un limite settimanale. Ebbene, avviene che un numero considerevole di detenuti destini al Banco Alimentare una parte della propria spesa. Il Banco della Lombardia, tramite i volontari dell’associazione Incontro e Presenza, venerdì scorso ad esempio ha ritirato 250 chili di donazioni dalle carceri lombarde. La solidarietà è davvero trasversale e talvolta ti dà appuntamento dove tu non te l'aspetti.