Cambiamo mira!

Investiamo nella Pace, non nelle armi
Missione Oggi, Mosaico di Pace e Nigrizia

Appello congiunto delle riviste Missione Oggi, Mosaico di Pace e Nigrizia alle comunità cristiane, vescovi, parroci, consigli pastorali e a tutte le persone di buona volontà in occasione della Solennità della Pentecoste e della Festa della Repubblica

 

Bisceglie, Brescia, Verona 27 maggio 2020

           

            “Non è questo il tempo in cui continuare a fabbricare e trafficare armi, spendendo ingenti capitali che dovrebbero essere usati per curare le persone e salvare vite”. Con queste parole profetiche, nel suo messaggio di Pasqua, papa Francesco richiama l’urgenza di sostenere la vita e smettere di finanziare la morte.

 

            Sfida che vogliamo raccogliere e rilanciare con voi. Perché dentro questa emergenza in cui si inietta liquidità nel sistema economico e nella Chiesa per sostenerne le attività, sentiamo ancora più forte l’esigenza di prestare attenzione al denaro e ai suoi movimenti. Il denaro certo serve, per fare il bene, ma farsi suoi servi genera solo disgrazie sorde al grido dei poveri e di Sorella Madre Terra. Vogliamo impegnarci con voi per vigilare sull’origine delle donazioni per opere spirituali, caritative, educative, sociali e comunitarie e sul loro ingresso nei circuiti dei sistemi bancari e di investimento.

 

            Come sottolinea papa Francesco nell’Esortazione apostolica post-sinodale Querida Amazonia: “Non possiamo escludere che membri della Chiesa siano stati parte della rete di corruzione, a volte fino al punto di accettare di mantenere il silenzio in cambio di aiuti economici per le opere ecclesiali. Proprio per questo sono arrivate proposte al Sinodo che invitano a prestare particolare attenzione all’origine delle donazioni o di altri tipi di benefici, così come agli investimenti fatti dalle istituzioni ecclesiastiche o dai cristiani” (n. 25).

 

            È sempre più evidente l’assurdità del fatto che il denaro raccolto con le nostre tasse e sottratto alla sanità (tagli per 37 miliardi negli ultimi dieci anni), alla scuola, all’accoglienza, alle famiglie vada a finanziare sistemi militari costosissimi come i caccia F-35 e i sommergibili U-212.

 

            Anche i vescovi italiani nel recente documento La chiesa cattolica e la gestione delle risorse finanziarie con criteri etici di responsabilità sociale, ambientale e di governance invitano “a individuare processi di conversione delle capacità produttive di armi in altre produzioni ad usi non militari” (4.2.3).

 

            Vi invitiamo pertanto a prendere parte con noi al percorso di rilancio della Campagna di pressione alle “banche armate” che avverrà il 9 luglio in occasione dei 30 anni della promulgazione della Legge n. 185/1990 che ha introdotto in Italia “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”.

 

            Percorso che prevede di:

 

  • Verificare le banche in cui abbiamo depositato i risparmi evitando quei gruppi bancari che finanziano, giustificano e sostengono l’industria, il commercio e la ricerca militare.

 

  • Verificare le fonti delle donazioni a parrocchie, comunità cristiane, comunità religiose e associazioni, anche rinunciando a provenienze dubbie.

 

  • Sensibilizzarci e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della riconversione delle spese, delle aziende militari e delle operazioni bancarie per promuovere le aziende e i fondi destinati a sostenere la vita.

 

  • Richiedere al Governo italiano, insieme a Rete italiana per il disarmo, Rete della pace e Sbilanciamoci, di attivare una moratoria sulla spesa militare e sistemi d’arma per almeno un anno, riconvertendo tale spesa nella sanità, nella scuola, nella cultura, nella difesa dell’ambiente, nelle comunità locali.

 

            “Servono ospedali e scuole, non cannoni”, ricordava Aldo Capitini alla prima Marcia italiana per la pace e la fratellanza tra i popoli, subito dopo la seconda guerra mondiale. Rimettiamoci insieme in cammino, oggi, sulle tracce di quelle parole e di quel sogno!

 

 

 

 

PER ADERIRE ALL’APPELLO

Tutte le comunità, associazioni e i singoli che intendono aderire all’appello sono invitate/i a segnalarlo ai succitati indirizzi email.

  1. Giovanni Zani, Cesena
  2. Domenico Pantaleo, Putignano
  3. Enrico Impalà, Pavia
  4. Comunità Laudato Sì, Castelli Romani
  5. Roberto Nicoletti
  6. Gruppo Camminare Insieme
  7. Gemma Marino
  8. Gabriele Pazienza
  9. Paolo Bavazzano, Firenze
  10. Roberto Ferrari, San Floriano (Vr)
  11. Eugenio Lenardon, Trieste
  12. Maurizio Moscara, Associazione PERIPLO Odv
  13. Damiana Covelli, Pogliano Milanese (Mi)
  14. Paolo Bertagnolli, Bolzano
  15. Roberto Sciolla, Iglesias
  16. Stefania Di Maio, Vicenza
  17. Comitato di solidarietà per Leonard Peltier, Milano
  18. Associazione culturale Synesio. La tenda delle idee
  19. Francesco Casotti, Bergamo
  20. Roberto Zanotto, Schio (Vicenza)
  21. Daniele Barbieri, Imola
  22. Elisabetta Tumia
  23. don Roberto Briolotti
  24. Giorgio Saglietti, Tempi di fraternità
  25. Anselmo Palini, Brescia
  26. Angela Dogliotti, Centro studi Sereno Regis
  27. CIAC, Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione, Parma
  28. Fratel Antonio Soffientini, CIMI
  29. Anna Piccinini, Milano
  30. Gianni Alioti
  31. Alfonso Di Stefano, Rete Antirazzista Catanese
  32. Comitato NoMuos/NoSigonella-Catania
  33. Adriana Percivalle
  34. Lorenzo Locati
  35. Luigi Sparapano, settimanale diocesano Molfetta
  36. Nadia Scardeoni Palumbo
  37. Nunzia De Terlizzi, Ruvo di Puglia
  38. Anna Marini, Missionaria dell'immacolata, Pime
  39. Nicola Bianchi
  40. Luisa Paroni, Comunità Laudato Si’ del Casalasco- Viadanese (Lombardia)
  41. Emanuela Piombo
  42. Giorgio Zaccariotto, Trieste
  43. Dina Rosa, Casalmaggiore, Salviamo il paesaggio casalasco
  44. Paola Garrone
  45. Giovanni Manco, Pime
  46. Cecilia Bergamasco, Bergamo
  47. Comunità immigrati Ruah Onlus, Seriate
  48. Vittorio Pallotti, Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista
  49. Grazia Santin, Trieste
  50. Claudio Bosco, Cittadella
  51. Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
  52. Sandra Andreolli, Venezia Mestre, Punto Pace Pax Christi
  53. Anna Marini, Missionaria dell’Immacolata, Pime
  54. Enzo e Rita Nicolis, Punto Pace Verona
  1. Michele Manfredi, presidente dell'APS Gruppo Mission di Parma
  2. Leoluca Orlando
  3. Nunzia Di Terlizzi
  4. Ezio Casagranda, Trento
  5. Carlo Mora, Borgomanero
  6. Paolo Turini, Centro dicoesano missionario di Fiesole
  7. Giuliano Di Giacomo
  8. Casa per la Pace - Modena
  9. Adriano Sella
  10. Anna M. Ongaro, Brescia
  11. Emanuele Giordana, Associazione Afgana
  12. Corrada Salemi
  13. Vittorio Gazzotti, Ass. GLM (Reggio Emilia)

 

 

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