Il rischio di Dio
Commentando con Teresita, 98 anni, il brano domenicale del Vangelo in cui Gesù parla della misericordia usando il metro della paga uguale per ogni operaio al di là dell'orario di lavoro svolto, le ho fatto notare che Dio non tiene conto delle sue malefatte e che le apre un credito di fiducia anche per il futuro. Teresita ha commentato: "Certo che il Signore si arrischia proprio tanto!". La cosa mi ha creato un vortice di pensieri più o meno elevati. Tra quelli meno nobili ho pensato al proverbio che dice: "Chi non risica non rosica", ovvero che per poter ricavare un vantaggio (economico o di altro genere) bisogna pur rischiare qualcosa! Ma questo non vale solo per un Dio che ama al di là dei meriti e dei crediti presunti degli uomini, vale anche per noi. E non solo per il vantaggio che possiamo ricavare dal rischio. Vale per il mondo migliore che saremmo capaci di costruire se solo aprissimo linee di credito, ovvero di fiducia, verso gli altri. Essere capaci di "arrischiarci".