La chimera della felicità
27 ottobre 2020 - Tonio Dell'Olio
Mi sono sforzato di trovare un politico dei nostri giorni che avesse la stessa profondità di pensiero o la medesima capacità di "volo" per non lasciarsi schiacciare dalla contingenza e guardare le situazioni da un'altra levatura, ma dalle nostre parti non ne ho trovati. Quella di Mujica è una politica che si impegna piuttosto a governare i tempi, impara a conoscerne le dinamiche e ne approfondisce i significati. Di seguito il prosieguo del discorso d'addio al Senato di Pepe Mujica.
"Il tempo impone cambiamenti e noi stiamo entrando in un'altra epoca che è quella digitale. Nè peggiore, né migliore, semplicemente diversa. Credo che ci sono oggi sistemi in grado di definire il carattere e quali sono essenzialmente le linee motorie del comportamento umano talvolta senza nemmeno rivolgerci la parola. E questo sarà un dilemma che avranno gli Stati e i sistemi politici del futuro: in che misura la privacy e la dignità umana possono essere violate? E in che misura deve essere preservata la libertà? Perché fino a poco tempo fa, con passione, credevamo in una certa definizione di libertà e adesso la scienza ci dice: 'Se libertà significa seguire desideri e inclinazioni, la libertà esiste, ma se per libertà s'intende la capacità di generare quelle inclinazioni e quei desideri, la libertà non esiste'. Ho convissuto con una definizione e ora me l'hanno stravolta: questo problema ce l'hanno le nuove generazioni e la politica deve farsene carico. Perché la politica è la lotta per la felicità umana anche se ci sembra una chimera".