Quando manca il coraggio
29 ottobre 2020 - Tonio Dell'Olio
La firma dell'Honduras ha messo in moto il meccanismo per l'entrata in vigore del Trattato Onu (Tpnw) che proibisce ricerca, produzione, possesso, acquisizione, uso, minaccia… di ogni arma nucleare. Penso a quelle nove nazioni "armonucleariste" che spendono milioni e milioni per poter essere annoverati tra i padroni della paura e che non hanno firmato. Penso ai loro cittadini che di certo si rendono conto di come quei milioni - che sono loro proprietà - vengano sottratti ogni giorno a istruzione, ricerca, sanità, sostegno a chi no ce la fa. Penso al silenzio e all'ignoranza che circonda questa materia. Penso all'Italia che non ha firmato il Trattato senza nemmeno pronunciarsi ma semplicemente voltandosi dell'altra parte. Chissà se a spiegare questa situazione mondiale sia sufficiente l'esistenza di una potentissima lobby che ancora una volta specula sulla paura e si divide floridissimi utili. Ci sarà tra tutti questi (cittadini, governanti, lobbisti…) qualcuno a cui venga sottratto il sonno da un senso di colpa, uno scrupolo, un incubo che riguarda magari i propri figli? Possibile che di fronte a una questione macroscopica e tanto evidente si scelga di tacere, di continuare a scegliere la pianificazione della distruzione totale, a programmare la morte? Forse manca il coraggio del primo passo e ciascuno spia le mosse dell'altro. Non ci resta che fare il tifo per il coraggio.