È un passo avanti
Derio Olivero è il vescovo di Pinerolo che nello scorso mese di aprile rischiò di morire a causa del Covid. Ieri ha sorpreso tutti con una lettera personale alla sua Chiesa e una nota congiunta firmata con il pastore della chiesa evangelica locale in cui chiede ai cristiani di non partecipare alla messa e al culto nelle prossime due domeniche (15 e 22 novembre). Vi consiglio di leggere entrambi gli scritti nella loro versione integrale. Entrambi chiedono di "fare volontariamente un passo indietro" perché "essere cristiani - si legge nella lettera - non significa innanzitutto difendere i propri diritti, quanto lottare per i diritti di tutti". Quindi a nostro avviso si tratta piuttosto di un passo avanti. Un gesto dalla forte "valenza ecumenica e di testimonianza civile". Il vescovo Derio scrive: "Chiedo scusa alle persone sensibili che magari verranno scandalizzate da questa scelta. Cari amici, vi chiedo di fare questo sforzo anche per i vostri figli, o nipoti, che forse non frequentano più le nostre liturgie (e son tanti, purtroppo). Loro guardano la Chiesa come un'istituzione insensibile alla loro vita concreta, ai loro problemi; un'istituzione chiusa nella sua dottrina, incapace di dialogo; un'istituzione fuori dal tempo. Cari fratelli e sorelle, aiutiamoci a creare una Chiesa capace di parlare non solo a noi praticanti (e di una certa età, come me), ma ancora capace di parlare ai giovani e a chi non crede. Questa è la grande urgenza. Aiutatemi, amici credenti, a costruire il futuro. Di tutti".