Filomena De Lucia
Aderisco con convinzione al vostro appello.
Oggi purtroppo ci siamo assuefatti a tutto, anche all’idea che nel nostro aeroporto - io vivo a Ciampino - continuino ad arrivare bare con morti della guerra. È successo cinque anni fa con i morti della missione del Programma Alimentare Mondiale nel Kosovo - 24 corpi senza vita, tra cui la nostra carissima Paola Sarro - è successo nello scorso novembre coi morti di Nassyria, ed anche nelle ultime settimane con le spoglie del povero caporale Vanzan. Il nostro aeroporto, come tutti gli altri, deve tornare ad essere luogo di vita, di incontro tra le persone di diversa nazionalità, di solidarietà e non una sorta di perenne camera mortuaria. È tempo che la vita prevalga sulla morte, che la pace ponga le basi necessarie per la costruzione di un altro mondo: possibile, necessario. Un mondo di fraternità e di uguaglianza.
Filomena De Lucia
Verdi - Circoscrizione III, Italia Centrale