San Pietro: obbedire a chi?
San Pietro, un Santo che mette un po' di soggezione. Che incute anche un po' di paura. Spesso raffigurato con in mano quelle chiavi enormi. Insomma un giudice, uno che ti pesa e ti misura anche la coscienza.
Infatti, dopo la morte, si dice che ci aspetta San Pietro, appunto con le chiavi in mano. Una figura ieratica, che mette in secondo piano anche il 'collega’ San Paolo, che la liturgia vuole uniti nella memoria.
Di fatto però il 29 giugno è San Pietro.
E viene in mente Roma, la Basilica, il colonnato, ecc ecc.
San Pietro rischia di non essere ricordato nella sua umanità e fede profetica. Al massimo qualche commento all'episodio del gallo o alla guarigione di sua suocera da parte di Gesù.
Qualcuno scherzando, con qualche cedimento al clericalismo e al maschilismo, mette in relazione l'episodio di Pietro che nega di conoscere Gesù, cui segue il canto del gallo, proprio con la guarigione della suocera. Insomma una specie di vendetta tra amici. Sono battute, solo battute scherzose, ovviamente, che forse hanno terreno solo in ambito clericale.
Resta però il fatto che raramente viene ricordato un altro episodio che riguarda Pietro e gli Apostoli.
È al cap. 5, versetto 29 degli Atti degli Apostoli. Davanti al tribunale il sommo sacerdote accusa Pietro e gli apostoli di non aver loro ubbidito. "Ma Pietro e gli apostoli risposero: 'Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini'."
Una frase che non ha bisogno di grandi commenti nella sua radicalità.
Un invito a fondare davvero sulla pietra la nostra fede. A non piegarsi davanti a nessun potente.
È da riscoprire questo invito di Pietro proprio oggi quando, per esempio, davanti alle torture nelle carceri irachene o a molti crimini di guerra, molti soldati si difendono dicendo di avere semplicemente obbedito agli ordini. Quasi escludendo la propria coscienza, in una sorta di obbedienza simile alla sottomissione e al servilismo.
È don Tonino Bello, già presidente di Pax Christi, ad aiutarci a capire il vero significato dell'obbedienza, in uno scritto del 1992, Maria donna obbediente:
"Obbedire deriva dal latino "ob-audire". Che significa: ascoltare stando di fronte. Quando ho scoperto questa origine del vocabolo, anch'io mi sono progressivamente liberato dal falso concetto di obbedienza intesa come passivo azzeramento della mia volontà, e ho capito che essa non ha alcuna rassomiglianza, neppure alla lontana, col supino atteggiamento dei rinunciatari…."
Allora San Pietro ci aiuti a scoprire la vera obbedienza che diventa anche 'disobbedienza'.
D'altra parte quante volte lo stesso successore di Pietro, ha invitato a disertare i laboratori di morte, ha condannato la violenza e la guerra, ha gridato mai più violenza, guerra, terrorismo, e ha invitato alla nonviolenza? Sta a noi tirare le conseguenze…
"Nel nome di Dio ripeto ancora una volta: la violenza è per tutti solo un cammino di morte e di distruzione, che disonora la santità di Dio e la dignità dell’uomo." (Giovanni Paolo II, domenica 21 ottobre 2001).
È da riscoprire questo invito di Pietro alla disobbedienza, non solo davanti alle guerre che i potenti decidono e per le quali chiedono ubbidienza, a volte anche devota e incondizionata, ma anche per non lasciarci abbindolare da chi forse non ci vuol più mettere in prigione ma vuole comprare e spegnere le nostre coscienze.
E se con Pietro e gli apostoli c'era anche Maria, la Madre di Gesù, ci aiuti anche lei, donna obbediente, a capire bene a chi obbedire.
È ancora don Tonino, a suggerirci parole profetiche, a conclusione del suo scritto a Maria: "Santa Maria, donna obbediente, tu che per salvare la vita di tuo figlio hai eluso gli ordini dei tiranni e, fuggendo in Egitto, sei divenuta per noi l'icona della resistenza passiva e della disobbedienza civile, donaci la fierezza della obiezione, ogni volta che la coscienza ci suggerisce che "si deve obbedire a Dio piuttosto che agli uomini ".
E perché in questo discernimento difficile non ci manchi la tua ispirazione, permettici che, almeno allora, possiamo invocarti così: "Santa Maria, donna disobbediente, prega per noi".