Proteste e scontri contro tratta alta velocità Torino-Lione
Ciò a cui abbiamo assistito a Mompantero, in Valsusa, il 31 ottobre scorso è a dir poco sconvolgente per uno Stato democratico: una popolazione locale, con i suoi sindaci in prima linea, che cerca di opporsi civilmente all'espropriazione di terre e all'inizio dei sondaggi per la realizzazione della linea ad Alta Velocità Torino-Lione, e una risposta delle forze dell'ordine aggressiva, prepotente. Uno spiegamento di forze da guerra, o da stadio. Peccato che tra di noi non ci siano né soldati né tifosi ultrà. Solo gente comune - tanti anziani, vecchi partigiani, giovani, famiglie, bambini - che vogliono conservare il diritto di vivere senza pericoli sulla propria terra. Di respirare aria che non sia infestata da polveri-killer come quelle prodotte dalla movimentazione di rocce amiantifere (contenute nei massicci che verrebbero attraversati per chilometri dalle gallerie del Tav). Polizia e carabinieri dappertutto, che bloccano gli accessi ai siti presidiati dalla popolazione e dagli amministratori, che ti chiedono i documenti, che non ti permettono di oltrepassare i "posti di blocco" (come i check-point di altre aree geografiche!). Che ti guardano da dietro i loro caschi e scudi in assetto anti-sommossa. Che ti requisiscono la patente e ti seguono per accertarsi che hai davvero lasciato l'auto vicino al presidio e che te ne vai via subito..."Perché qui non si entra, non si passa". Questioni di ordine pubblico. Già, vecchietti e famigliole, donne e bambini che protestano sono proprio pericolosi! Che beffa, che pena!
Centinaia di persone distribuite sulla montagna, a proteggere i siti interessati dalla tratta ferroviaria, hanno ostruito gli accessi con alberi, pietre e altro materiale naturale, come in tutte le resistenze popolari del mondo - contro cui si accaniscono eserciti e polizie e governi.
Bellissimo il grido dei vecchi partigiani: "Siete dei fascisti", "Non siamo in Argentina!", "Vogliamo solo vivere in una valle sana!".
La democrazia e la civiltà italica sono alla frutta: i criminali - mafiosi, collusi, corrotti, ecc.- scorazzano impuniti, la gente che lotta per i propri diritti e per un'esistenza sana e dignitosa da garantire ai propri figli, manganellata e braccata.
Siamo in mano alle grandi imprese, a gente senza scrupoli di sorta. Ancora una volta la storia, nella sua stolta ciclicità, ritorna e ci mostra immagini di forza bruta contro la saggezza e la ragione.
In questo momento, mentre scrivo, nonostante altri pestaggi di gente comune, sembra che il piccolo Davide abbia avuto la meglio sul gigante Golia: i sondaggi, ancora una volta, sono stati bloccati. Fino alla prossima volta.
Angela Lano,
giornalista torinese, laureata in lingua e letteratura araba, da anni scrive articoli sul mondo arabo-islamico e sulle comunità musulmane in Italia. Collabora con il quotidiano la Repubblica, con le riviste Missioni Consolata e Nigrizia, con il sito www.aljazira.it e, come formatrice, con enti pubblici e scuole superiori piemontesi. Ha pubblicato, con la EMI di Bologna Voci di donne in un hammam. Quando le parole non bastano e L’Iraq, la guerra dei bugiardi (in La guerra, le guerre). Si occupa inoltre del rapporto tra mass-media e Islam, attraverso articoli e conferenze)
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Dall'Ansa:
News - In primo piano
PROTESTE E SCONTRI CONTRO TRATTA ALTA VELOCITA' TORINO-LIONE
SUSA (TORINO) - Treni fermi sulla Torino-Modane. Tafferugli tra manifestanti e polizia si sono verificati poco prima di mezzogiorno nella parte bassa di Mompantero, la località che dà accesso ai siti che oggi dovrebbero essere recintati in vista dei lavori per l' Alta Velocità Torino-Lione. Nel corso dello scontro, un manifestante, colpito alla schiena, è stato soccorso dagli operatori del 118 e portato in ospedale. Un imponente schieramento di polizia aveva tentato di rimuovere il blocco di manifestanti che stavano presidiando la zona per impedire l' accesso ai luoghi dei sondaggi. Secondo alcune testimonianze, tra cui quelle di esponenti di Legambiente, in mattinata erano stati malmenati alcuni manifestanti, tra i quali un vicesindaco e un ragazzo.
Altri momenti di tensione si sono verificati sopra Mompantero, sulla strada che conduce a frazione Seghino. "Sono stato colpito al volto con un manganello mentre cercavo di difendere una manifestante caduta in terra durante un contatto con le forze dell' ordine": è quanto racconta Sergio Vallero, presidente del consiglio provinciale di Torino (Prc). "Non mi sono fatto male - aggiunge - ma la situazione è davvero pesante". Secondo quanto riferiscono alcuni presenti, il sindaco di Condove, Barbara De Bernardi, ha avuto un malore mentre veniva schiacciata dallo scudo impugnato da un agente. Antonio Ferrentino, sindaco di Sant'Antonino e presidente della Comunità Montana Bassa Valsusa, è stato spintonato ed è caduto. Due persone, riferiscono i manifestanti, sarebbero state fermate.
RICORSO AL TAR: SI ATTENDE LA DECISIONE
Mentre a Mompantero (Torino) sono in corso le dimostrazioni contro l' Alta velocità il presidente del tribunale di Torino, Mario Barbuto, sta esaminando un ricorso con il quale si vuole bloccare l' accesso ai terreni in questione per le prime operazioni preliminari. L' iniziativa giudiziaria è degli avvocati Roberto Lamacchia e Gian Paolo Zancan (senatore dei Verdi), secondo i quali ci sarebbero state delle irregolarità formali nelle comunicazioni ai proprietari dei terreni.
Il ricorso è stato inoltrato "in via di urgenza", e la decisione è attesa già per le prossime ore.