Appello per gli alluvionati Sahrawi
Roma, 14 febbraio 2006 - Piogge torrenziali per tre giorni consecutivi, dal 10 al 12 febbraio, hanno provocato una spaventosa alluvione nei campi profughi sahrawi nella zona desertica di Tindouf in Algeria. Un evento straordinario che non si verificava da decenni.
L’acqua ha travolto le costruzioni in mattoni di sabbia e le tende, fortunatamente senza fare vittime. Più di 12.000 famiglie, vale a dire oltre 50.000 rifugiati, sono senza riparo, hanno perso i loro pochi beni e le riserve alimentari. Tende, case, scuole, ospedali, più del 50% delle strutture dei campi profughi sono andate distrutte. L’alluvione ha altresì inquinato l’acqua dei pozzi e delle cisterne con grave pericolo di epidemie. Urgono tende, coperte, medicinali, viveri.
La Mezzaluna Rossa Sahrawi ha lanciato un appello urgente ai governi, alle organizzazioni internazionali e ai comitati nazionali per l’invio di aiuti di emergenza. L’ANSPS rivolge un appello pressante a tutto il movimento italiano di solidarietà, ai comitati e alle associazioni locali, alle ONG, alle Regioni, alle Province e ai Comuni gemellati affinché con la consueta generosità si mobilitino per aiutare la popolazione sahrawi colpita da questa nuova grave sciagura.
Urgono offerte in denaro da destinare alla Mezzaluna Rossa Sahrawi per far fronte all’emergenza.
Le offerte possono essere versate sul c/c postale n. 44 33 06 94 intestato a ANSPS, indicando la causale “Emergenza inondazione”.
L’Esecutivo nazionale ANSPS
Note
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