ULTIMA TESSERA

Nonviolento vero

In ricordo di Davide Melodia,
Messina 1920 – Verbania 2006.
Mao Valpiana

Davide Melodia, classe 1920. Dopo 85 anni vissuti intensamente si è spento dicendo con flebilissima voce: “Consegnatemi a Gesù per la Pace”.
Chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarne la ricca e originale personalità, poteva farsi un’idea di chi è stato Davide partecipando al suo funerale. Erano tanti gli amici riuniti nella Chiesa Evangelica Metodista di Intra, per porgergli l’ultimo saluto. Dopo il canto degli inni è stato il momento delle letture sacre, dal Vangelo di Giovanni: Gesù che lava i piedi ai discepoli, e Gesù che moltiplica i pani. Sono stati scelti questi

Non pregare Iddio
prima della battaglia,
signor generale,
nè lei, signor presidente,
prima della guerra che vuol scatenare
contro un popolo di fatto innocente:
non preghi per niente.
Il Dio che vuoi pregare non sta
con coloro che armati procedono
allo sterminio di un nemico,
reale o fabbricato,
perché sempre Lo troverai
fra le macerie di un villaggio distrutto
dalle tue bombe,
e Lo troverai che tiene fra le braccia
il bambino che hai privato
dei suoi genitori...
Il Dio dell’amore universale
non è tecum,
né contro di te:
quel Dio è contro ogni violenza.
passi per ricordare l’umiltà e il senso del servizio che erano molto forti in Davide, e per richiamare il suo attivismo incessante, che moltiplicava le iniziative per la nonviolenza. Fra tutti gli intervenuti quello che più mi ha colpito è stato un giovane ragazzo ghanese, che ha raccontato come in Davide abbia trovato un disponibilissimo e generoso maestro di lingua italiana: “Il signor Davide non mi ha insegnato solo le parole della vostra lingua, ma soprattutto mi ha insegnato buone idee, buoni valori, l’amore per la pace”.
Poi altre testimonianze hanno ricordato come Davide Melodia sia stato uno dei pionieri della nonviolenza italiana: segretario del Movimento Nonviolento, aderente al Mir, fondatore della Lega per il Disarmo Unilaterale, ma anche ispiratore della Lega nonviolenta dei detenuti, attivissimo negli anni Settanta nel movimento per la riforma carceraria. C’è chi ha ricordato anche per la presenza vivace e originalissima alle marce antimilitariste, con i suoi momenti teatrali e artistici. E proprio all’artista nonviolento alla fine è stato tributato un lunghissimo e commosso applauso.
Sulla sobria ed essenziale cassa in legno è stata distesa la bandiera della nonviolenza con il fucile spezzato, che tanto piaceva a Davide. Il corpo di Davide sarà cremato nei prossimi giorni. Il suo desiderio è che le ceneri vengano disperse nell’acqua del mare, di un lago, di un fiume. Nel suo testamento ha scritto: “La scelta di essere cremato può stupire qualcuno, ma io seguo questo ragionamento: credo alla resurrezione dei morti, non dei corpi. Credo che l’anima esca dal corpo che muore, e non ne segua la sorte.
Credo che fra le due possibilità: essere cremato o essere inumato insieme al corpo, sia da preferire la cremazione, perché: penso che l’anima non bruci; penso che, se l’anima resta col corpo partecipa alla sua decomposizione, alla brutale uscita delle acque, alla graduale scomparsa della carne. Se fosse vero che l’anima resta col corpo, alla morte di questo, con l’inumazione avrebbe una sorte ben peggiore che con la cremazione. Credo, con l’Apostolo Paolo, alla Resurrezione di corpi spirituali”.
Davide Melodia ha camminato su tanti sentieri, si è cimentato in mille mestieri: pittore, poeta, scrittore, maestro carcerario, guida turistica, attore, cantante, compositore, traduttore poliglotta, giornalista, insegnante, pastore evangelico, predicatore.
Aveva sempre pronto qualche ricordo, qualche aneddoto, qualche storia della sua vita avventurosa. Grande narratore, che mescolava umorismo, scherzi, a momenti di commozione vera. Una persona che ispirava subito simpatia e la cui compagnia era piacevolissima. Ma ciò che subito emergeva era la sua profonda religiosità, la sua fede, che l’ha portato ad essere attivissimo negli ambienti evangelici, fino a diventare pastore battista già nel 1948, poi al suo impegno come predicatore evangelico dal 1979 e quindi attivissimo nei Quaccheri dal 1984 fino alla dipartita (il suo ultimo libro è stato “Introduzione al cristianesimo pacifista” del 2002). La sua riflessione sulla nonviolenza inizia durante la seconda guerra mondiale, prigioniero in Egitto e Sudafrica dal 1940 al 1946.
Ha approfondito soprattutto la nonviolenza religiosa, ecumenica, e ha partecipato ai primi momenti di organizzazione della nonviolenza italiana, con notevoli frequentazioni anche degli ambienti pacifisti internazionali. Recentemente, con l’avvento delle nuove tecnologie, lui, ormai ottuagenario, non si è lasciato scoraggiare, e si è adeguato, prendendo dimestichezza con l’e-mail e aprendo anche una sua pagina, che trovate ancora in http://web.tiscali.it/davidemelodia/, così ha potuto non far mancare mai, fino a poche settimane fa, il suo punto di vista e le sue poesie, che svelano un’anima nobile, indignata, mite, sorridente, nonviolenta.

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