Vincere la fame si deve
In
occasione dello Special Forum FAO, a 10 anni di distanza dal primo
Summit, dal 18 al 22 settembre 2006 l’Italia ospiterà a Roma le
delegazioni governative che, nell’ambito del Comitato per la Sicurezza
Alimentare della FAO, si riuniranno per valutare le azioni e gli impegni da
rilanciare nella lotta alla fame.
Il Comitato
Italiano per la Sovranità Alimentare nato nel 2002 si è ricostituito nel
2006 in vista di questo appuntamento lanciando un appello a tutte le
organizzazioni, i movimenti e le realtà sociali per un mese di mobilitazione
per obbligare i governi a cambiare politica e affermare la SOVRANITA’
ALIMENTARE ovunque nel mondo come: “diritto dei popoli a definire le
proprie politiche e strategie sostenibili di produzione, distribuzione e consumo
di alimenti che garantiscano a loro volta il diritto all’alimentazione per
tutta la popolazione”.
La
mobilitazione intende costituire le condizioni per far avanzare le proposte
sulla sovranità alimentare che si stanno promuovendo in Italia e nel mondo, per
lottare per nuove logiche di produzione e distribuzione degli alimenti, per
promuovere politiche agricole nel rispetto dell’ambiente, per sensibilizzare
l’opinione pubblica e far pressione sui soggetti politici, i governi
nazionali, gli organismi sovranazionali – in particolare la UE quale prima
potenza agroalimentare del pianeta - perché mettano al centro delle loro agende
le questioni relative all’accesso al cibo.
L’obiettivo
principale del Comitato è di raccogliere la partecipazione più ampia
possibile di tutte le
organizzazioni, i movimenti e le realtà sociali che vorranno far sentire la
propria voce durante il mese di eventi che costituirà il calendario di una
grande mobilitazione concertata tra forze diverse e ai diversi livelli: locale,
nazionale, globale.
Invitiamo
quindi tutte le organizzazioni e movimenti a segnalare la propria adesione al
Comitato e a contribuire alla costruzione di un calendario di iniziative nel
quadro della mobilitazione promossa per il periodo compreso fra il 17 settembre
e il 17 ottobre 2006.
Sergio
Marelli, Presidente del Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare
Comitato
Italiano per la Sovranità Alimentare
Appello
alla mobilitazione
“Vincere
la fame si deve”
17
Settembre – 17 Ottobre 2006
Sono
passati 10 anni dal primo Summit Mondiale sull’Alimentazione promosso dalla
FAO nel corso del quale si fissò l’obiettivo di dimezzare il numero di
affamati entro il 2015. La società civile denunciò allora lo scarso coraggio
di quell’obiettivo e le strategie predisposte per conseguirlo. Oggi, a metà
strada dalla scadenza del 2015, constatiamo che il numero di persone che nel
mondo soffrono la fame non ha mutato dimensioni e drammaticità considerando che
il numero attuale è di 852 milioni, 18 milioni di persone in più rispetto al
1996. Nessun progresso è stato compiuto e nessun impegno serio è stato assunto
dalla comunità internazionale e dai governi per perseguire il diritto al cibo
per tutti.
Nel
1996, in risposta alle decisioni assunte nel Vertice ufficiale, le ONG, i
movimenti e le organizzazioni sociali intrapresero un cammino di riflessione e
intervento che ruota intorno al concetto di sovranità alimentare, cioè il “diritto
dei popoli a definire le proprie politiche e strategie sostenibili di
produzione, distribuzione e consumo di alimenti che garantiscano a loro volta il
diritto all’alimentazione per tutta la popolazione”. La sovranità
alimentare rappresenta per noi la piattaforma comune di rivendicazione di un
nuovo orizzonte politico in tema di agricoltura e alimentazione capace di
valorizzare le diversità dei territori, il ruolo dell’agricoltura nella
tutela dell’ambiente e le specificità dei relativi sistemi agrari e di
restituire ai sistemi di rappresentanza politica di questi territori le
responsabilità che hanno ceduto o di cui sono stati espropriati.
Nel
2004, inoltre, centinaia di associazioni, sindacati, movimenti e organizzazioni
della società civile nel Nord e nel Sud del mondo hanno dato vita alla Global
Call Against Poverty – GCAP, attiva in Italia come Coalizione Italiana contro
la povertà. Tale alleanza globale si mobilita al fine di spingere i governi di
tutto il mondo a mantenere le promesse fatte per sconfiggere la povertà e
raggiungere gli obiettivi enunciati nella Dichiarazione del Millennio del 2000.
Il Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare operando in piena convergenza
con la GCAP, vuole riportare l’attenzione sul primo obiettivo del millennio:
dimezzare la fame e eliminare la povertà estrema.
A 10
anni di distanza dal Summit, dal 18 al 22 settembre 2006 l’Italia ospiterà a
Roma le delegazioni governative che, nell’ambito del Comitato per la Sicurezza
Alimentare della FAO, si riuniranno a Roma per valutare le azioni e gli impegni
da rilanciare nella lotta alla fame. Per questa occasione il Comitato Italiano
per la Sovranità Alimentare vuole ribadire la necessità dell’adempimento
degli obblighi derivanti dal Piano d’Azione del 1996, con il quale oltre 180
Governi hanno definito obiettivi e azioni concrete da intraprendere per la lotta
contro la fame.
L’appuntamento
di settembre verrà accompagnato da un’azione di pressione a carattere
internazionale alla quale la società civile italiana è chiamata a dare un
impulso particolare.
Rispondendo
all’appello lanciato dal Comitato Internazionale di Pianificazione (IPC) per
la Sovranità Alimentare, noi sottoscritte organizzazioni sociali e non
governative lanciamo un “Appello alla mobilitazione” volta a costruire un
mese di iniziative sulle politiche agricole e alimentari.
Con
questa mobilitazione, intendiamo costituire le condizioni per far avanzare le
proposte sulla sovranità alimentare che si stanno promuovendo in Italia e nel
mondo, per lottare per nuove logiche di produzione e distribuzione degli
alimenti, per promuovere politiche agricole nel rispetto dell’ambiente, per
sensibilizzare l’opinione pubblica e far pressione sui soggetti politici, i
governi nazionali, gli organismi sovranazionali – in particolare la UE quale
prima potenza agroalimentare del pianeta - perché mettano al centro delle loro
agende le questioni relative all’accesso al cibo. Ci appare evidente come i
governi non stiano rispondendo agli obblighi di tutela dei propri cittadini
abdicando alla funzione regolatrice del sistema agroalimentare a vantaggio degli
oligopoli che controllano il commercio delle derrate agricole e la grande
distribuzione organizzata internazionale. Questa situazione non può essere
ulteriormente tollerata e deve essere profondamente modificata.
Tema
centrale della mobilitazione sarà il diritto alla sovranità alimentare:
rispetto al ruolo giocato dagli organismi sovranazionali, a partire dalla OMC
(Organizzazione Mondiale per il Commercio); rispetto alle politiche agricole
nazionali e regionali, a partire dalla PAC dell’Unione Europea; rispetto al
dumping, a partire dalle pratiche di scardinamento dei mercati locali; rispetto
agli OGM, a partire dalle forme surrettizie con cui sono imposti ad agricoltori
e consumatori; rispetto alla centralità del lavoro, a partire dal diritto alla
contrattazione collettiva; rispetto alla partecipazione, a partire dalla
definizione di nuovi meccanismi di formulazione e attuazione delle politiche
legate al cibo.
Il
Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, che già nel 2002 lavorò per
organizzare e ospitare il Forum ONG/OSC sulla Sovranità Alimentare ed elaborò
il documento “Una questione di diritti, non di mezzi”, rappresenta il
momento di sintesi e di coordinamento della mobilitazione. Invitiamo tutte le
organizzazioni e movimenti a segnalare la propria adesione al Comitato e a
contribuire alla costruzione di un calendario di iniziative nel quadro della
mobilitazione promossa per il periodo compreso fra il 17 settembre e il 17
ottobre 2006.