Lavoro e dignità
Secondo la Santa Sede, il lavoro degno è la chiave per lo sviluppo sostenibile. Lo ha affermato l’Arcivescovo Silvano M. Tomasi, Osservatore permanente presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, intervenendo il 5 luglio alla riunione del Consiglio Economico e Sociale dell’ONU (ECOSOC).
Il rappresentante del Papa ha sostenuto tutte quelle misure che sottolineano “il ruolo centrale della persona umana e il valore del lavoro umano, e che indicano il modo per superare la povertà cronica e l’emarginazione”. “Un lavoro decente, infatti, comporta una qualità della vita che va oltre la produzione: è una dimensione della persona stessa, che dà al lavoro il suo valore più alto”, ha riconosciuto.
Secondo il presule, la disoccupazione è uno degli ostacoli al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio adottati dalla comunità internazionale nella lotta contro la povertà, e provoca allo stesso tempo “comportamenti disordinati e certamente un mondo meno sicuro”.
Per questo motivo, “lo sviluppo è il nuovo nome della pace”, ha affermato citando una famosa espressione coniata da Papa Paolo VI nel 1967 nella sua Enciclica Populorum progressio.