Europa Culture, religioni
A quaranta anni dalla Pacem in terris, dal periodo più caldo del Concilio Vaticano II e dalla morte di Giovanni XXIII, il SAE (Segretariato Attività Ecumeniche) organizza la quarantesima sessione di formazione ecumenica all’insegna di una riflessione sui “segni dei tempi”.
Il SAE nacque nel 1963, nel momento della speranza più grande che qualcosa di nuovo, di inedito, apparisse all’orizzonte delle chiese da secoli separate e antagoniste. È, la speranza ecumenica, uno dei segni più innovativi del Vaticano II e il SAE negli anni se ne è fatto interprete sfidando resistenze e pregiudizi, grazie alla convinzione e alla tenacia della sua fondatrice, Maria Vingiani.
Trascorsi gli anni dell’entusiasmo iniziale e del lavoro intenso dei teologi nei vari organismi interconfessionali di dialogo (CEC, KEK, Fede e Costituzione, ecc.), da qualche tempo difficoltà ricorrenti sembrano minare la fiducia in una comunione di chiese capace di dare al mondo un messaggio di pace e di far riconoscere veramente i cristiani come discepoli di colui che è “venuto ad annunziare la pace” (Ef 2, 17).
Il SAE vuole quindi riflettere sui “segni dei tempi”, rivisitare il passato alla luce della fede per cogliere le indicazioni necessarie a costruire il futuro. Una lettura profetica della storia che tenga conto della complessità del presente, che esamini le luci e le ombre del dialogo ecumenico in questi ultimi anni e individui i segni della speranza in un contesto che si fa sempre più variegato per l’incontro e l’intreccio di religioni, etnie, culture. Saranno i giovani, appartenenti a diverse confessioni cristiane, ebrei e musulmani, a scrutare il tempo presente per cogliere i segni della speranza.
La loro sarà una “cattedra nuova”: impareremo come passare il testimone dell’ecumenismo a una generazione che non avverte più le barriere rigide del passato tra le diverse famiglie cristiane, ma che sente l’urgenza di scongiurare il pericolo dei fondamentalismi religiosi, soprattutto nei confronti di comunità ebraiche e musulmane. Una generazione posta oggi di fronte a un’alternativa drammatica: spogliarsi della propria identità per entrare in un anonimato di massa, tutto sommato comodo, o radicarsi nella difesa delle proprie tradizioni in un atteggiamento di chiusura e di sospetto. Resta la terza via, quella del dialogo e dell’incontro, del rispetto e della fiducia. Ma per questo occorre cercare e coltivare i “segni della speranza” e noi contiamo sui giovani perché se ne facciano portatori.
La sessione si articola in relazioni fondanti sul piano biblicoteologico che vedranno la partecipazione di Enzo Bianchi, Giuseppe Ruggieri, Fulvio Ferrario; in un esame della situazione attuale sul piano geopolitico e antropologico (Roberto Mancini e Gian Enrico Rusconi), in una panoramica della posizione delle chiese in Europa (Athanase Hatzopoulos, Aldo Giordano, Luca Negro), in una lettura di questi segni dei tempi alla luce del Vangelo (Enrico Chiavacci, Ermanno Genre), e, infine, in una cattedra dei giovani, con cinque esponenti di diverse realtà confessionali e religiose.
La Pacem in terris sarà commentata da Giovanni Cereti e si farà memoria anche della Concordia di Leuenberg (accordo storico tra le chiese riformate e luterane) di cui si celebra il trentesimo anniversario. I 40 anni delle sessioni del SAE saranno celebrati con un intervento di Amos Luzzatto (presidente delle Comunità ebraiche in Italia) e di Mario Gnocchi (del Comitato Esecutivo del SAE).
Vi saranno inoltre otto gruppi di studio guidati da esperti appartenenti a diverse tradizioni e due piccoli corsi, uno per l’introduzione all’ebraismo e uno per la conoscenza dell’islam. Una serata sarà dedicata all’assegnazione del premio al concorso Video in memoria di Don Emilio Zanetti (biblista e maestro d’ecumenismo, scomparso da qualche anno). Ai giovani sono riservati alcuni spazi per dibattere tra loro quanto ascoltato e sperimentato nel corso dello svolgimento della sessione.
Note
presidente SAE (Segretariato Attività Ecumeniche)L’incontro del SAE si svolge a Chianciano Terme (Si) dal 26 luglio al 1 agosto 2003.
Per informazioni telefonare al numero 02/878569 (9-12,30) o e-mail: e.milazz@flashnet.it o scrivere al SAE, Piazza S. Eufemia n. 2, 20122 Milano.