Telefono senza fili
L’utopia della telefonata gratuita senza fili è oggi a portata di mano. A un anno di distanza il sogno si avvera.
Un anno fa su questa rubrica venne lanciata una provocazione: telefonare gratis con i cellulari è possibile (cfr. http://lists.peacelink.it/news/msg09298.html). Nel 2005 aveva avuto il suo definitivo esordio la comunicazione wireless, ossia l’internet senza fili wi-fi, a cui era seguita una parallela affermazione di palmari sempre più potenti, tanto da diventare dei veri e propri computer da taschino capaci di “navigare” in rete. Quest’accoppiata avrebbe consentito – questa era la tesi della “provocazione” – di sfruttare la connessione a internet senza fili per far dialogare palmari dotati di programmi come Skype, il noto software per telefonare gratis. L’articolo di “Mosaico di Pace”, che avevo scritto con un’ingenuità pionieristica, aveva un attacco baldanzoso: Telefonare gratis con i cellulari non è un’utopia. Ma le resistenze saranno tante perché il capitalismo non è ancora pronto a digerire questa indigesta novità. A distanza di un anno occorre dire che il “sogno” è diventato realtà. Tecnicamente sono stati fatti degli esperimenti e ciò che sembrava l’azzardo di una previsione si è rivelato un progetto realizzabile. Da piazza Maggiore a Bologna si può oggi effettuare una telefonata senza fili a un altro utente che, sempre senza fili, stia vicino al Colosseo.
Il tutto gratis. Infatti, entrambi i luoghi sono serviti da connessioni a internet gratuite senza fili. Basta, quindi, portarsi i nuovissimi palmari con già preinstallato Skype e il gioco è fatto. Se dunque la prima previsione (telefonare gratis senza fili) si è avverata, occorre verificare a questo punto se sia vero o no che il capitalismo non sia “pronto a digerire” questa rivoluzione che – per fare un paragone – equivale a far andare le auto non a benzina ma ad acqua. Nell’articolo scritto un anno fa c’era una domanda un po’ malevola: “Le grandi multinazionali dei telefonini cellulari che interesse hanno a rompere questo matrimonio di interesse per lanciare dei telefonini dotati di modulo wi-fi?”. È bene ricredersi. Aprendo “ la Repubblica” in questi giorni spunta la pubblicità di un noto cellulare che si reclamizza come “amico delle reti wi-fi”, ossia capace di collegarsi senza fili a internet. Da qui a telefonare con Skype il passo è breve e già stanno emergendo i primi modelli di cellulari che rilevano un campo wireless e si connettono in automatico senza tanti problemi.
Non solo: sono stati messi a punto cellulari che si connettono ai campi wi-fi quando ci sono e che si scollegano quando sono fuori della zona wi-fi per continuare la connessione con le più convenzionali reti per cellulari Gsm, Gprs o Umts. La domanda fondamentale tuttavia era, è e rimane: chi metterà a disposizione gratis le connessioni senza fili a internet? In alcune città – limitatamente ad aree di interesse particolare – c’è la copertura delle reti civiche pubbliche. Gli enti locali possono cioè coprire parti del proprio territorio, come piazze e scuole, dove si aggrega la gente. Anche i privati possono fare questo lavoro di copertura wireless per “attirare” nuovo pubblico e nuovi potenziali clienti: si pensi agli ipermercati, alle librerie, ai bar ecc.
E poi? Ecco allora una novità che oggi sta prendendo piede e che un anno fa non era ancora all’orizzonte: la condivisione sociale dal basso delle risorse di rete wireless. In pratica chi ha una connessione Adsl 24 ore su 24 che se ne fa quando dorme o quando va al lavoro? Semplice: la può condividere “spargendola” nei luoghi vicini tramite un’antennina e un apparecchio chiamato router. È una scatoletta che si può acquistare a 70-80 euro ma che il progetto FON offre al costo simbolico di un euro (ne è uscito un modello più sofisticato a soli 5 euro). FON è un progetto che sta rivoluzionando la rete in quanto favorisce la condivisione delle risorse Adsl “spargendole” sul territorio tramite connessioni wi-fi. I routers di FON, con le loro antennine, offrono connessioni gratis senza fili. L’inquinamento elettromagnetico è quasi nullo.
Collegandosi a www.fon.com si può consultare la mappa dei punti in cui, nelle nostre città, c’è una connessione gratuita a internet senza fili. Andando alle pagine in italiano (http://blog.fon.com/it) si legge: “FON è una rivoluzione. Il nostro obiettivo è quello di creare un infinita rete wi-fi che consenta a tutti i membri della community FON di condividere, non solo la propria connessione a banda larga, ma anche esperienze e idee. Questo è il blog della community FON, un diario per questa rivoluzione”.