L’anima dell’Europa
Il cammino della magna Charta e l’impegno di coloro che credono in un’Europa ecumenica, solidale, giusta, plurale e rispettosa dei diritti umani.
Peter Ciaccio (Pastore valdese)
A sei anni dal lancio della Charta Oecumenica, il bilancio è in bianco e nero. Ero a Strasburgo quando il 21 aprile 2001 il metropolita ortodosso Jeremie e il cardinale Miroslav Vlk, a nome rispettivamente della Conferenza delle Chiese Europee (KEK) e del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), apposero la propria firma sul documento.
Sembrava fosse l’ultimo stadio di un lungo processo di dialogo, di chiarimento e di dibattito sui rapporti tra le Chiese cristiane in Europa e sulla loro visione per l’Europa. E invece c’è ancora molto da lavorare.
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Note
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