Chiese in dialogo

Il contributo delle Chiese, le difficoltà e le speranze del cammino ecumenico in vista di un’Europa laica e plurale, che sappia accogliere le diversità e sia aperta al dialogo.
Serena Noceti

Partiamo da due momenti storici che mi sembra racchiudano – anche per la loro forza simbolica – il senso di un’evoluzione dell’idea di laicità: le guerre di religione che hanno insanguinato l’Europa nel XVII sec. (in particolare la Guerra dei Trent’anni) – che hanno costituito una “catastrofe storica” e, come sostiene Rabb, un vero e proprio “spartiacque” – e la produzione dell’art. 52 del Trattato costituzionale europeo che “riconoscendo l’identità e il contributo specifico delle Chiese e delle associazioni o comunità religiose mantiene un dialogo aperto, trasparente, regolare con tali Chiese e organizzazioni”.
Sono due eventi che coinvolgono confessioni cristiane e nei quali il cristianesimo è inteso in forma plurale anche se confessionalmente definito.
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