Apocalisse atomica
Ma intanto la paura dilaga e ogni Stato vorrebbe il suo sistema di difesa da sferrare contro il nemico.
Dopo il crollo dell’Urss siamo stati inondati da fiumi di retorica sulla fine della barbarie e le magnifiche sorti della democrazia (portata, a dire il vero, a suon di bombardieri, missili e proiettili a uranio impoverito!).
A distanza di quasi vent’anni ci troviamo con tensioni esplosive e venti di guerra. L’Europa è ricondotta in una situazione che ricorda quella della Guerra Fredda, di nuovo possibile teatro di uno scontro missilistico fino all’ultima atomica.
Le legittime e giustificate speranze di disarmo atomico che si erano aperte sono state vanificate e rovesciate, semplicemente assegnando agli armamenti nucleari un ruolo completamente diverso e ben più rischioso di quello di deterrenza dell’“equilibrio del terrore”: il nuovo ruolo come armi decisive da usare sul campo di battaglia, anche in funzione preventiva, li rende più indispensabili che mai per i militari.
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Note
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