Da Basilea in poi
Presi parte alla prima Assemblea ecumenica europea. Sapevo di assistere a un evento storico: quel convenire di cristiani delle varie Chiese europee, legati alle tre grandi famiglie cristiane del nostro continente – il cattolicesimo, l’ortodossia, la riforma – non aveva precedenti. Allora, non scordiamolo!, l’Europa era spaccata in due blocchi contrapposti, anche se, a Est, la presenza di Mikhail Gorbaciov alimentava molte speranze. Noi non sapevamo, nel maggio 1989, che nel novembre successivo sarebbe caduto il muro di Berlino. Vivevamo, dunque, in spem contra spem. E con la coraggiosa iniziativa di Basilea le Chiese – dopo aver dato, nella storia, molte amare contro-testimonianze di lotte intestine, chiusure grette e profezie vuote – una volta tanto offrivano un contributo importante per dimostrare che una Chiesa altra, e un’Europa altra, erano possibili.
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