Osare la felicità
“Cosa c’è che non va? Hai tutto per essere felice: una bella casa, un marito che ti adora, dei figli sani, un lavoro di prestigio... Insomma, sei una donna invidiabile e, dunque, non puoi non essere felice!”. Questo frammento di dialogo, non troppo originale, suscita la domanda delle domande: cosa vuol dire essere felici? Alla quale, oggi, in Italia, si risponde, perlopiù, con lo stare bene, non avere preoccupazioni, godersi la vita, avere successo. Salute, sicurezza, benessere, affermazione sociale. Tutto secondo il copione della pubblicità, ultimamente assunto e aggiornato dalla politica, al punto da farci sospettare che dietro lo scontro politico si nasconda un conflitto interpretativo intorno all’idea di felicità.
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