Andiamo alla amrcia della pace
Un invito a partecipare numerosi alla marcia della pace, Perugia, Assisi, del 25 Settembre 2011, si tiene 50 anni dopo, la prima organizzata da Aldo Capitini.
Quest'anno secondo me dobbiamo arricchirla, di idee, di contenuti e di proposte, ricordando il momento difficile che stiamo attraversando, con molteplici problemi umani, sociali di tante persone in Italia e nel mondo. Giovani e meno giovani disoccupati, vivono il dramma che non riescono a trovare un posto di lavoro, tantissimi lavoratori vivono nella precarietà. Il diritto al lavoro è saltato, il diritto allo studio, alla salute, all'assistenza, sono messi a rischio dalle scelte dei tagli fatti dal governo italiano, famiglie messe sempre più in difficoltà, non c'è la fanno più ad arrivare a fine mese, gente senza una dignitosa sistemazione, senza casa, aumentano sempre più gli anziani soli e abbandonati, i diversamente abili trascurati, la dignità delle persone viene sempre meno rispettata.
Mafie, corruzioni, evasione fiscale, sempre più diffuse e forti. Ingiustizie sociali in aumento, ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri.
Nel mondo milioni di persone muoiono di sete , di fame, di malattie infettive e per le guerre in corso. Per questi e tanti altri problemi, italiani e mondiali, andiamo in tanti il 25 Settembre 2011 alla marcia della pace, per fare sentire con forza la propria voce, per stimolare il risveglio delle coscienze. Chiedere al governo italiano, che la crisi economica e sociale, che stiamo attraversando, la devono pagare prima di tutti quelli che l'hanno creata, poi vanno fatte scelte eque e concrete, chi ha di più deve pagare di più. Mi sembra che sia giusto introdurre una patrimoniale sui capitali immobili e non, sul tenore di vita. Combattere le società di comodo che tanti italiani tengono nei paradisi fiscali all'estero. Taglio drastico delle spese militari. Combattere severamente l'evasione fiscale. Combattere gli sprechi. Introdurre gradualmente l'obbligo di pagare tutto con carta di credito. Dimagrimento degli stipendi dei dirigenti di aziende pubbliche e private, di giornalisti, di presentatori, allenatori, giocatori, piloti di auto, moto e di tante altre categorie di professionisti, non è più possibile tollerare, che queste categorie prendono fior di milioni e che invece tanti lavoratori e pensionate, prendono uno stipendio da fame, ancora peggio per chi non ha un posto di lavoro.
Poi bisogna prendere in mano la nostra bella costituzione, leggerla, difenderla, farla applicare e rispettare che è la migliore del mondo. Certo per fare questo e altro ci vorrebbe un governo di responsabilità nazionale, con dentro persone più credibili di quelle che ci sono nell'attuale governo, oneste, competenti, responsabili, con l'obiettivo del bene di tutti, a servizio dei cittadini per il bene comune.
A livello mondiale chiedere, l’abolizione dell'interesse sul debito pubblico, che i paesi poveri hanno nei confronti dei paesi ricchi e mandare più aiuti economici per favorire lo sviluppi nei propri paesi. Chiediamo alla marcia della pace con forza, di non mandare armi ai paesi poveri, ma di mandare attrezzature, macchinari, per favorire lo sviluppo dell'agricoltura, per fare pozzi acqua, per irrigare terre aride e renderle coltivabili. Chiediamo la cessazione di tutte le guerre in corso, che fanno solo distruzione e morte, dobbiamo lavorare tutti per evitarle. Poi dobbiamo pensare sognare in grande, con un obiettivo da raggiungere, che O:N.U. Possa in un futuro vicino, diventare il governo mondiale, che possa poi gestire meglio i conflitti le tensioni tra stati. Possa anche gestire la globalizzazione dei diritti umani, sociali, di solidarietà, di uguaglianza. Di giustizia sociale, di democrazia, di libertà e di pace.
Tutto questo dobbiamo portarlo avanti, a gran voce il 25 Settembre alla marcia della pace Perugia Assisi, poi portato avanti tutti i giorni in ogni luogo. dobbiamo contribuire a svegliare e risvegliare la voglia di fare di partecipare, di essere protagonisti, che purtroppo tante persone vivono nell'indifferenza e nel disinteresse. Secondo me ognuno in questa società, deve fare la propria parte, con scienza e coscienza, con onestà e responsabilità, dentro la storia, per contribuire a costruire una società più giusta, piena di diritti doveri e di valori veri, perchè, la storia la facciamo noi, la storia siamo noi.