Come salvare i popoli e non i banchieri?
La crisi economica si fa sempre più pesante e minacciosa, ma soprattutto “oscura”, non solo nelle sue cause remote ma nella realtà di oggi e nelle prospettive di un prossimo futuro. Dalla sua globalità, in estensione e profondità, nessuno può chiamarsi fuori. Vanno ricercate analisi e risposte globali, non esistono né esisteranno più “isole felici”.
L’analisi fatta dai nostri “accademici” è spesso confusa e contraddittoria.
Forse dal mondo che fino a ieri si definiva “Terzo Mondo” può venire un esame più coraggioso, duro ma veritiero.
L’America Latina è un laboratorio in frenetica e piena attività nella ricerca e nella costruzione di nuovi cammini a livello economico, sociale, politico e sta trovando vie nuove per società differenti in una visione globale, consapevoli che, ormai, nessun popolo, nessun continente può fare da sé dinanzi al-l’immane ingiustizia creata sull’ideologia del mercato, del profitto, della competitività, del denaro facile, dello sfruttamento selvaggio dell’habitat naturale, in un assurdo “scontro di civiltà” e sotto il potere assoluto del profitto.
Il dottor Wim Dierckxsens, sociologo-economista, accademico del Costa Rica e membro dell’Osservatorio Internazionale della Crisi* ci ha proposto questo breve studio sulle cause e sulle possibili risposte alla crisi.
Egli sarà presente a Brescia il 28 novembre per approfondire le sue analisi e rispondere ai nostri interrogativi. Le modalità dell’incontro verranno comunicate quanto prima.
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