Pasqua di risurrezione: incredibile!

30 marzo 2012 - Don Mario Bandera (Direttore CMD e PSL – Diocesi di Novara)

Sant’Agostino nella sua opera più geniale “La città di Dio” scrive: “Tre sono le cose incredibili e tuttavia avvenute: è incredibile che Cristo sia Risuscitato nella sua carne, è incredibile che il mondo abbia creduto ad una cosa tanto incredibile, è incredibile che pochi uomini, sconosciuti, inermi senza cultura, abbiano potuto far credere con tanto successo al mondo, e in esso anche ai dotti, una cosa tanto incredibile!”. Eppure questa notizia fuori dal comune e da ogni logica del pensiero umano continua a interpellare il mondo, i popoli, gli uomini tutti. Essere cristiani oggi, significa confrontarsi con l’avvenimento della Pasqua, ovvero della Risurrezione di Cristo, si può essere cristiani abitudinari, magari anche un po’ tiepidi, ma basta fermarsi un attimo a riflettere che subito ci si scontra con questo fatto che non è poi tanto facile da digerire. Gli stessi apostoli di fronte al sepolcro vuoto restarono sconcertati senza riuscire bene a capire che cosa fosse successo, anche l’uomo d’oggi prova le stesse inquietudini, gli stessi dubbi, lo stesso sconcerto di fronte a quello che è il cardine, l’asse portante della fede cristiana.
La Risurrezione è un qualcosa di straordinario che cambia radicalmente la vita, sempre restando agli apostoli essi di fronte allo scandalo di vedere il loro Maestro appeso ad una croce, schernito ed umiliato dai poteri forti del suo tempo, se la diedero a gambe nascondendosi per evitare di confrontarsi col mistero della morte in croce. Ma quando faranno l’esperienza di rivedere Gesù risorto, la loro vita verrà radicalmente trasformata: da uomini pavidi e codardi diventeranno araldi coraggiosi del messaggio di amore e fraternità che Cristo aveva portato.
Ma oggi cosa significa celebrare la Pasqua, cosa significa vivere la Risurrezione di Cristo? Per i credenti è senza dubbio un momento forte per affermare che si crede nella vittoria di Cristo sulla morte, della luce sulle tenebre e dell’avvio di quel Regno di giustizia e di pace che proprio Lui aveva inaugurato con la Sua presenza nella storia umana. Ma anche per chi non crede in Cristo la Pasqua è rottura di catene, apertura di sepolcri, vita nuova per ogni persona, specialmente per chi vive in situazioni di ingiustizia e di povertà. Attraverso la Pasqua, ogni uomo può affermare che l’amore è più forte della morte in quanto viene ristabilito il diritto del debole e dell’innocente e la Risurrezione diventa speranza storica, tangibile e concreta per ogni uomo. Con questa chiave di lettura la Pasqua viene a spiegare il senso della nostra speranza. Infatti che significato possiamo dare a chi cade nella lotta per la giustizia e per la pace? Che senso ha il sangue di quei martiri anonimi sparso dai potenti di tutte le epoche per l’unico crimine di aver rivendicato giustizia per i poveri e i deboli e pace per i popoli? La Risurrezione offre una risposta: ogni vita spezzata sulla Croce, nei gulag, nei campi di sterminio, nelle profondità dei sotterranei della storia, non viene distrutta, in quanto l’uomo non nasce per morire ma muore per risorgere, la Risurrezione di Cristo diviene così l’avvenimento più significativo della storia dell’uomo perche dimostra che è la Vita e non la morte a dire l’ultima parola. Colui che risorge è un vinto, è quel Gesù di Nazareth che si è fatto ultimo con gli ultimi, disprezzato e condannato per aver osato annunciare un messaggio d’amore e di tenerezza sconfinata nel quale si affermava che ogni uomo era figlio di Dio e che pertanto esiste una reale fraternità che ci ingloba tutti e ci rende uguali di fronte al Padre. Una cosa dura da digerire a quei tempi e per certi versi ancora oggi difficile da accettare. Con la Risurrezione di Gesù i carnefici non hanno partita vinta, la morte che essi procurano viene “inghiottita” dalla Risurrezione, San Paolo qualche anno più tardi dirà: “dov’è o morte la tua vittoria?”. Con la Pasqua un’energia nuova è entrata nel mondo e i cristiani ne sono i testimoni e gli annunciatori, la Pasqua diventa così non un ricordo di un evento lontano ma la linfa vitale che trasforma continuamente la realtà della storia umana. Cristo infatti risorge nuovamente ogni volta che nel mondo cresce una vita autenticamente umana, ogni volta che trionfa la Giustizia sull’istinto di dominazione, ogni volta che la Grazia vince la forza del peccato, ogni volta che la Speranza resiste al cinismo e alla disperazione, ogni volta che l’amore supera l’odio. La Pasqua di Cristo può diventare la Pasqua di ciascuno, di ogni uomo e di ogni donna che in qualunque tempo o luogo essi vivono, sappiano dare testimonianza che la morte può essere sconfitta e che la vita può sempre trionfare.

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